Amnistia e indulto nell'agenda politica e parlamentare sindai primi giorni dell'anno. Sono all'ordine del giorno della commissione Giustizia del Senato della Repubblica, l'8 gennaio prossimo, quattro diversi disegni di legge per la concessione diindulto e amnistia, provvedimenti di clemenza generale che il presidentedella Repubblica Giorgio Napolitanoha sollecitato con un messaggio alleCamere per far fronte al sovraffollamento nelle carceri italiane.



L'Italiaè stata già condannata dalla Corte diStrasburgo che ha imposto di rientrare nella normalità entro il maggio2014 e deve per tanto affrettare i tempi.



I quattro ddl sono tutti di iniziativa parlamentare. Uno èstato presentato dal senatore LuigiManconi (Pd), presidente della Commissione straordinaria per la tutela e lapromozione dei diritti umani, e vedecome cofirmatari il senatore Luigi Compagna del gruppo Misto e i senatori Paolo Corsini e Mario Tronti entrambidel Partito democratico. Un altro ddl sulla concessione dell'indulto e dell'amnistiaè stato presentato sempre da Compagna e da Manconi.

Il terzo è stato presentato dal senatore Lucio Barani del gruppo Gal (GrandiAutonomie e Libertà).

Il quarto è quello del gruppo per le Autonomie(Svp-Uv-Patt-Upt)-Psi-Maie e vede come primo firmatario il senatore Enrico Buemi, come cofirmatari Riccardo Nencini e Fausto Guilherme Longo.

I relatori dei ddl sulla concessione di indulto e amnistiaalla commissione Giustizia di Palazzo Madama sono i senatori Ciro Falanga (FI-Pdl) e lasenatrice Nadia Ginetti (Pd).

Intanto, sempre mercoledì 8 gennaio, arriverà nell'aula diMontecitorio un altro provvedimento finalizzato ad alleggerire la situazione diaffollamento negli istituti penitenziari italiani.

La Camera dei Deputati dovràinfatti discutere il cosiddetto "decretosvuota carceri" approvato dal Governo su proposta del ministro dellaGiustizia Annamaria Cancellieri; all'ordine del giorno sarà presente la "conversione in legge del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146,recante misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata dellapopolazione carceraria".