Il 31% degli italiani vede la "riforma del lavoro" come la priorità che il governo deve affrontare per il 2014.Il 22% pensa che la prima cosa da fare debba essere la "riduzione delle tasse"; il 21% sostiene che sia urgente una "nuova legge elettorale"; il 16%sostiene sia prioritario "tagliare icosti della politica" mentre il 5% ritiene più importante per il 2014 gli "investimenti su scuola e ricerca". E'quanto viene fuori da un sondaggio realizzato dall'istituto Ixè di Trieste inesclusiva per il programma Agorà di Rai 3.

Un sondaggio che viene proposto mentre è in corso ildibattito politico sul "piano lavoro", meglio noto come "Jobs act" lanciato dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi.

Secondo il ministro della Difesa Mario Mauro "le proposte di Renzi devono essere valorizzate – ha dettol'esponente del Governo Letta a Radioanch'io - perché rivoluzionano gli approcci tradizionali al problema del lavoro".

Mentre su Radio Padania il segretario della Lega nord haannunciato che "lunedì prossimo la Lega presenterà le sue iniziative perrilanciare il lavoro – ha detto MatteoSalvini - che non è l'aria fritta di Renzi".

Il "Jobs act" è, secondo l'ex ministro dell'Economia Stefano Fassina (Pd) che si è dimessonei giorni scorsi dopo le polemiche con il segretario del suo partito MatteoRenzi, "un indice di titoli largamente condivisibili da cui però – secondo quantoafferma Fassina in un'intervista a La Stampa di Torino - mancano due pilastri:una inversione della rotta mercantilista europea e una redistribuzionedell'orario di lavoro".