Sembra resistere l'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla nuova legge elettorale. Sono i due leader del Pd e di Forza Italia a dettare l'agenda politica ei termini della trattativa sulle modifiche da fare all'Italicum il cui testo base è stato già approvato dalla commissioneAffari costituzionali dalla Camera e ieri sono stati presentati gli emendamentimentre le forze politiche continuano a trattare.

La commissione Affaricostituzionali deve concludere l'iter dell'Italicum prima che lanuova legge elettorale che andrà a sostituire il Porcellum bocciato dalla Corte Costituzionale possa arrivare in aula per il 30 gennaio.

Va dettoche attualmente non è ancora cominciato il voto sugli emendamenti mentre Renziha già convinto i suoi a ritirare le proposte di modifiche già presentate.

Renzi e Berlusconitorneranno a incontrarsi nelle prossime ore, ma sono loro due, che si sarebberotenuti costantemente in contatto in questi due giorni, a dare il ritmo alletrattative che starebbe per giungere a conclusione.

Il segretario del Partito democratico avrebbe offerto alcapo di Forza Italia la norma cosiddetta "salvaLega" - che assegna seggi anche ai partiti con forte radicamento regionaleche "abbiano presentato liste in non più di sette circoscrizioni e abbianoottenuto almeno l'8% dei voti" - in cambio dell'innalzamento della soglia di sbarramento al 38% per il premio di maggioranza (piuttosto che al35% come prevede il testo base).

La controproposta del Cavaliereazzurro sarebbe soltanto il via libera massimo due punti della soglia disbarramento per il premio di maggioranza e secondo le ultime indiscrezioni l'accordosi potrebbe concludere con la soglia del37%.

In relazione al potere di delega conferito al governo nell'Italicumper la definizione dei nuovi collegi sarebbe già stato raggiunto un accordo conl'inserimento di alcune clausole tra cui quella voluta da Forza Italia cheprevede che in caso di sforamento dei termini indicati toccherebbe alParlamento definire i circa mini collegielettorali previsti dall'Italicum in sostituzione alle 27 grandicircoscrizioni previste dal Porcellum.

Sia da ambienti Pd che da ambienti Forza Italia, i due massimipartiti che cercano di raggiungere un'intesa sulla base di quanto già deciso daBerlusconi e Renzi, si dicono certi che l'accordo, che prevede anche le riformeistituzionali, sarà raggiunto nelle prossime ore. Appare ormai scontato che si andrà al voto con liste bloccate senza preferenze.

"Siamo veramente a un passo –ha detto Renzi a Ballarò -. Pronti achiudere". "E' evidente – ha aggiunto Matteo Renzi - che anche Silvio Berlusconi è a un bivio. La partita – ha aggiunto illeader del Partito democratico - è complicata. Noi – ha spiegato Renzi aBallarò su Rai 3 - abbiamo fatto un accordo molto serio con alcuni paletti, cisono un paio di ipotesi di modifiche io confido che si possa chiudere subito epoi se c'è da litigare con i piccoli partiti si litiga".

Intanto si è conclusa sul blog di Beppe Grillo "la consultazione del Movimento 5 stelle – si leggenel post del leader M5S - sul secondo quesito della legge elettorale, collegiouninominale, unico nazionale o intermedio. Hanno votato per il collegio intermedio in15.453 per il collegio unico nazionale – spiega il capo del Movimento 5 stelle- in 8.098 e per il collegio uninominale in 7.481. I votanti –riferisce Grillo - sono stati complessivamente 31.032".