Finalmente sono stati elaborati i primi Sondaggi politici 2014 elaborati proprio nella giornata del 7 gennaio dall'istituto di ricerche Ipsos e divulgati dal programma tv Ballarò tramite l'onnipresente presidente Nando Pagnoncelli.

Cosa sarà successo dopo la pausa natalizia a PD, M5S, Forza Italia e agli altri partiti minori? Sarà in vantaggio il Centrosinistra o il Centrodestra? Vediamolo facendo anche un confronto con gli ultimi sondaggi elettorali 2013 sempre di Ipsos per avere un quadro omogeneo.

Sondaggi politici Ballarò 7 gennaio 2014 per partiti e coalizioni

Sale il PD (di Renzi o di Letta?) al 33.0% facendo registrare un + 0.8% rispetto al dato precedente.

Rimane come secondo partito la rifondata Forza Italia di Silvio Berlusconi con il 22.3% in aumento dello 0.5%. Ancora terzo partito d'Italia il M5S, per Beppe Grillo il 21.2%, anch'esso in risalita ma solo dello 0.3%.

Il Nuovo Centrodestra di Alfano raccoglie consensi per il 7.0%, scende dello 0.5%. Segue la Lega Nord con il 3.5% e sale dello 0.2%, stesso rialzo per l'Udc di Casini che va al 3.1%, scende Sel in egual misura al 2.7%. Quasi invariato il dato di Scelta Civica al 2.3% (+0.1%), infine Fratelli d'Italia all'1.9% (+0.1%). La voce "altri" passa allo 3.0% dal 2.9% precedente.

Analizziamo le intenzioni di voto degli italiani raggruppandoli in coalizioni, anche se è bene precisare che fra piccoli partitini, correnti e scissioni varie, sarà difficile individuare come potranno comporsi i due poli maggiori nel caso di elezioni anticipate.

Resta in testa il Centrosinistra con il 36.0% (+0.2), il Centrodestra però è sempre molto vicino con il 35.1%, anzi in virtù di un +0.4% è in leggera rimonta. Del M5S che fa gara a sè abbiamo già detto (21.2%), e poi ci sarebbe il Centro che ormai non è più tale visto che Udc e Scelta Civica sono sempre più lontani fra loro, insieme danno il 5.4%, in salita dello 0,3%.

Insomma, dopo questi primi sondaggi politici elettorali del 2014 firmati Ipsos-Ballarò, si deduce che poco o nulla è cambiato in circa 3 settimane, e siamo qui in attesa senza una nuova legge elettorale e ignorando la reale situazione politica e altrettanto dicasi per eventuali nuove elezioni. In tutto questo, i cittadini pagano a caro prezzo l'operato (o il non fare) del Governo Letta mentre loro pensano al dibattito politico e alle poltrone. E voi, cosa ne pensate?