Continua a tenere banco il dibattito che ormai da mesi si va propagando in merito ad Amnistia e indulto 2014: il primo passo è stato compiuto con l’approvazione dello svuota carceri e l’esclusione dai benefici per mafiosi, boss e detenuti soggetti al regime di carcere duro, ma il risvolto della medaglia è costituito dal fatto che ladri e corrotti fruiranno di sconti pensa sensibili nonostante i gravi reati commessi.



Le posizioni a livello di dibattito politico paiono ormai consolidate: da una parte abbiamo i si di Napolitano, Cancellieri, Radicali e parte del Pd, dall’altra gli ‘storici’ no di Renzi, M5S e Lega Nord.





Nonostante il dibattito su Amnistia e indulto 2014 vada avanti da mesi sembra che non si riesca a trovare una posizione condivisa, anche se i pareri dei tecnici del settore (pensiamo al ministro della giustizia Cancellieri o al primo Presidente della Cassazione Giorgio Santacroce) concordano nel sottolineare come i due provvedimenti di clemenza generale siano assolutamente obbligatori per non incorrere in multe da parte dell’Europa e risolvere il problema del sovraffollamento carceri.

Amnistia e indulto 2014: il quadro e gli scenari futuri, dicci la tua sull’argomento

Come sottolineato anche da Il Fatto quotidiano, dall’approvazione del dl emergenza carceri di Natale sono stati scarcerati circa 200 detenuti a settimana a fronte di oltre 64.000 carcerati stipati in 42.000 posti letto, ed una simile lentezza non gioca di certo a favore del provvedimento.



La tempistica è del resto una componente fondamentale in questa vicenda, dato che a maggio l’Italia dovrà presentarsi all’esame dell’Europa mostrando quanto fatto per invertire il trend e risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri; Amnistia e indulto 2014 sarebbero allora le uniche vie percorrendo le quali sarebbe possibile rispettare i paletti imposti dall’UE, ma a che prezzo?



Mafiosi e detenuti soggetti a regime di carcere duro sono stati esclusi dai benefici, ma ladri e corrotti, gente che si è dunque macchiata di reati estremamente gravi, fruirà di sensibili sconti di pena riassaporando la libertà dopo poco tempo dall’incarcerazione.



Comunque la si rigiri la medaglia sembra avere più facce: come non pensare allora al quarto detenuto in meno di un mese che a Genova si è cucito la bocca con il fil di ferro per protestare contro il sovraffollamento della casa circondariale di Marassi, dove ci sono 7-8 detenuti in celle che ne contengono 3 o 4 al massimo. Per salvaguardare i diritti umani dei carcerati sarebbe dunque sacrosanto dar corso ad Amnistia e indulto, ma dall’altra parte non si rischia di offendere quegli stessi diritti civili e sociali che i reati commessi da questi individui hanno a loro volta contribuito a ledere?



In attesa che la situazione si sblocchi (a breve partirà la discussione sul messaggio inviato alle Camere dal presidente Napolitano) dateci la vostra opinione commentando l’articolo qui sotto. Siete favorevoli ad Amnistia e indulto?