Ecco gli aggiornamenti dalla politica su amnistia e indulto e le ultime notizie sul decreto Svuota Carceri 2014: per quanto riguarda le tematiche generali di clemenza continua lo scontro tra i favorevoli e la Lega (contraria "a tutto tondo") e i favorevoli e il Movimento 5 Stelle, che non considerano indulto e amnistia misure adatte a risolvere la problematica carceraria italiana, che è già passata senza successo per tale tipologie di intervento.

Amnistia e indulto 2014, ultime notizie

Per quanto riguarda amnistia e indulto le ultime notizie ruotano sempre attorno al diverbio politico in corso, che si annoda ma va oltre il decreto Svuota Carceri.

Come è noto le figure in gioco sono molte ma a oggi ancora non abbiamo alcuna certezza sull'eventuale decisione di proporre nel 2014 misure di amnistia e indulto (al di là dello Svuota Carceri). A parte la lotta continua dei Radicali, abbiamo da un lato Napolitano, la Cancellieri, parte del Governo Letta che, sotto la pressione (giusta) dell'Europa affinché si adottino misure urgenti per permettere migliori condizioni nelle carceri, potrebbero effettivamente spingere e mettere in atto misure di amnistia e indulto.

Dall'altro abbiamo non solo Lega, M5S e altri soggetti contrari, ma anche la storia recente italiana, con il famoso indulto del 2006 che non ha per nulla risolto i problemi. La Cancellieri tempo fa ha dichiarato che questa volta è diverso: amnistia e indulto sarebbero accompagnate da riforme della giustizia.

I giochi sono ancora aperti, i 4 ddl che potrebbero essere alla base del testo per i provvedimenti di indulto e amnistia sono attualmente discussi e, in tempi relativamente brevi, dovremmo sapere quale destino incontreranno in Parlamento.

Decreto Svuota Carceri 2014, ultime notizie dalla politica

Nel frattempo prosegue il cammino del decreto Svuota Carceri 2014, con le ultime notizie che si concentrano sul passaggio al Senato che dovrà esprimersi in merito entro il 21 febbraio, quindi in meno di dieci giorni, altrimenti il decreto finirebbe col decadere.

Alla Camera, come è noto, nonostante le proteste il voto è stato favorevole. Il decreto è stato di recente discusso in Commissioni Affari e in Commissione Giustizia, nei prossimi giorni si giungerà al fondamentale banco di prova del Senato.