Amnistia e indulto 2014: mentre approda in Parlamento l'esame del messaggio alle Camere del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sull'emergenza carceri resta da capire quale sarà il nuovo orientamento di Matteo Renzi che sta per salire sul "trono" di Palazzo Chigi.

Il leader politico fiorentino non esclude mai sorprese e su amnistia e indulto ha cambiato più volte opinione. Quindi si aspetta intanto di vedere se Matteo Renzi su amnistia e indulto da presidente del Consiglio dei Ministri rimarrà fortemente contrario come lo è stato da segretario del Pd e assumerà un aplomb più istituzionale e - così come il Capo dello Stato e il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri - riterrà necessari i provvedimenti di amnistia e indulto per alleggerire il sovraffollamento carceri entro il maggio 2014 così come impone l'Europa con la sentenza Torreggiani della Corte di Strasburgo che ha condannato l'Italia per violazione dei diritti umani nelle carceri?

Amnistia e indulto, Renzi e il no a Napolitano: 'Clamoroso autogol"

"Affrontare oggi il tema amnistia e indulto è un clamoroso autogol", ha detto Matteo Renzi il 12 ottobre scorso ­ - in apertura della campagna elettorale per le primarie del Pd - rispondendo al messaggio alle Camere di dell'8 ottobre 2013 in cui il presidente Napolitano aveva chiesto solennemente i provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva.

Amnistia e indulto, Renzi e il sì a Pannella: 'Aderisco alla battaglia per l'amnistia'

Di diverso avviso il segretario del Pd e premier in pectore quando - ancor prima di diventare sindaco della sua città - era presidente della Provincia di Firenze. "Aderisco alla battaglia di Marco Pannella per l'amnistia, impegno morale, civile e sociale della comunità italiana.

Sono pronto, nel mio piccolo, a fare la mia parte perché la sete di giustizia che anima il leader radicale trovi una fonte soddisfacente. Un caro saluto, Matteo Renzi", scriveva il futuro premier in un comunicato.

Amnistia Togliatti nel 1946, Amnistia Renzi nel 2014?

E ora che quel "nel mio piccolo" è diventato grande, ora che Renzi guida la forza politica e parlamentare più grande del Paese e ora che si appresta a guidare il Governo è pronto, "nel suo grande", a fare la sua parte per fare fronte a quella che fino a qualche anno fa, definiva "sete di giustizia"?

Tra i 21 provvedimenti di clemenza approvati nella storia della Repubblica italiana, tra le più famose, c'è l'Amnistia Togliatti nel 1946: prevedeva amnistia e indulto per reati comuni, politici e militari e riguardò 11.800 detenuti. Sarà mai possibile l'Amnistia Renzi nel 2014? Potrebbe anche in questo caso Renzi avvicinarsi alle posizioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che invece è favorevole ad amnistia e indulto?

Tanti gli interrogativi, e non solo sul mondo della giustizia, a cui dovrà adesso dare risposte il nuovo premier Renzi che su amnistia e indulto si trova sulle stesse posizioni del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e in disaccordo con molti autorevoli parlamentari del Pd e della maggioranza.

Amnistia e indulto 2014, Renzi e l'agenda parlamentare

Intanto, è all'ordine del giorno dei lavori d'Aula della Camera dei Deputati di martedì 18 febbraio 2014 l'esame della Relazione della commissione Giustizia della Camera sulle tematiche oggetto del Messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica. Mentre in commissione Giustizia al Senato della Repubblica proseguirà la discussione generale sui quattro ddl per la concessione di amnistia e indulto 2014.