"Quattro senatori del M5S manifestano perplessità circa il metodo usato da me nel corso del confronto con Renzie. Sono loro" scrive Beppe Grillo oggi, 20 febbraio 2014, sulla sua pagina Facebook e, come se non bastasse, pubblica le foto delle persone in questione.

All'indomani delle consultazioni tra Beppe Grillo, rappresentante del Movimento 5 stelle, e Matteo Renzi, incaricato di formare un nuovo Governo, i senatori accusati dall'ex comico per non averlo sostenuto sono: Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana.

Questi, infatti, non avevano condiviso l'atteggiamento troppo rigido di Grillo (che ha chiaramente affermato di non appoggiare affatto il nuovo Governo) nei confronti del futuro premier Matteo Renzi.

Le polemiche sono divampate sui social network perchè dopo le foto postate da Grillo, personaggi più o meno noti hanno fatto esplodere i commenti. E tra questi ci sono anche gli stessi senatori sui quali il leader del M5S ha puntato il dito che hanno naturalmente provato a difendersi.

Prima di tutto questo, l'attivista Antonio Noziglia aveva anticipato sul suo blog i nomi dei quattro senatori, aggiungendo, con sarcasmo, la frase: "Fuoco amico (?)". Grillo non ha fatto altro che seguire il suo "suggerimento" e dare un volto a quei nomi.

Qual è la sorte dei 4 senatori accusati pubblicamente da Beppe Grillo? Per ora arriva solo un cartellino giallo dai cofondatori del Movimento 5 stelle, e nessuna proposta di espulsione: è quanto assicurano dal vertice del movimento all'Adnkronos. Eppure i quattro rischiano di ritrovarsi comunque fuori dal Movimento: alcuni "fedelissimi" sono pronti a presentare una richiesta di espulsione in sede di assemblea congiunta.

"E' venuta meno la fiducia, non si può andare avanti se manca il rapporto fiduciario all'interno di un gruppo. Ormai quella di Battista, Orellana, Campanella e Bocchino è una realtà a sè, distaccata dal resto del Movimento" ha dichiarato uno dei senatori pro-espulsione.

Dall'altra parte, però, anche i senatori accusati pubblicamente si difendono, e secondo loro non c'è nessun "fuoco amico".

" La critica è intrinseca ai percorsi della politica (...). La verità è che gli 'yes man' non sono utili a nessuno" risponde Francesco Campanella.

Lorenzo Battista ha inviato un sms a Casaleggio e a Beppe Grillo per richiedere un incontro, ma prima ha fatto sentire la sua voce con un tweet: "Caro Beppe Grillo grazie di avermi dato spazio sul tuo blog. Pensi di risolvere così i problemi? Mi aspettavo qualcosa di più...".

A sola un'ora dalla pubblicazione del post di Grillo ("4 senatori del M5S manifestano perplessità circa il metodo usato da me nel corso del confronto con Renzie") con le relative foto, si potevano già leggere circa 700 commenti, alcuni dei quali molto pesanti, come: "Solo, soltanto e semplicemente quattro figli di p...", e "grazie ai quattro maiali, Repubblica di De Benedetti sta ricamando contro di noi".

Di sicuro i senatori del M5S Battista, Bocchino, Campanella e Orellana, a rischio di espulsione, andranno oltre la volgarità di chi si è espresso in questi termini, anche perchè sono parte (almeno fino ad ora) di un forte partito nel quale il vocione, la spregiudicatezza e talvolta le parolacce non sono mai mancate, a Beppe Grillo per primo.