L'Italicum, la tanto nuova decantata architettura che regolerebbe gli esiti elettorali dando l'opportunità ad una o all'altra coalizione di ottenere il premio di maggioranza, quella concordata attraverso l'accordo Berlusconi e Renzi, non avrebbe possibilità di scattare almeno stando ai nuovi rilevamenti di questa settimana legata alle consultazioni renziane.

Stando agli ultimi sondaggi effettuati da Demopolis di Pietro Vento si viene a scoprire che non esistono, almeno al momento chance, sia per una che per le altre eventuali aggregazioni partitiche di raccogliere già dal primo turno la soglia del 37% fissata da questa nuova legge che sta approdando alla discussione della Camera dei Deputati.

Secondo i rilevamenti di Demopolis il Centro Destra pur registrando un aumento considerevole di un punto percentuale sul Centro Sinistra scavalcandolo nelle preferenze dell'elettorato sfiora la soglia ma non la raggiunge. Stiamo parlando del 36% che lo schieramento berlusconiano otterrebbe contro quello capitanato dall'ex sindaco fiorentino Renzi che si attesta al 35%. Il Movimento 5 Stelle di Grillo appare in risalita e si colloca tra il 22 ed il 23%, percentuale di per se considerevole ma inutile per un ballottaggio, il che vorrebbe significare che i voti dei grillini potrebbero favorire la vittoria del centro destra o del centro sinistra a seconda del loro oscillare..

Secondo quanto affermato durante il corso di una conferenza stampa dal direttore di Demopolis Pietro Vento "si rileva una sostanziale parità tra i due principali schieramenti.

Ma si tratta ovviamente di uno scenario in chiara evoluzione, sul quale sono destinati ad incidere l'altissima astensione, in ulteriore crescita, stimata oggi al 35% con oltre 15 milioni di elettori che resterebbero a casa, e la mutevole potenzialità attrattiva del M5S, caratterizzato da un consenso molto variabile e trasversale".

Sempre secondo il sondaggio il Partito Democratico pur perdendo di poco (per un punto) il confronto col centrodestra resterebbe ugualmente il primo partito nell'ambito delle preferenze degli italiani attestandosi ad una quota del 30% mentre Forza Italia non oltrepasserebbe il 22% e verrebbe scavalcata da Grillo e Movimento 5 Stelle dati al 23%. Lusinghiere le prospettive per Alfano e soci ai quali va il 6,8% per il Nuovo Centrodestra con l'UDC; sotto il 4% SEL, Lega e Fratelli d'Italia, intorno al 2% Storace e il suo partito.