Ieri al Senato, oggi alla Camera.

Renzi ha rinunciato alla replica del discorso tenutosi ieri al Senato ma deposita un resoconto stenografico del discorso di ieri.



Civati, dopo tanti dubbi, ha espresso la volontà di dare la fiducia: assolutamente coerente con la sua incoerenza.

Ha iniziato il suo intervento alla Camera dicendo: "Matteo stai sbagliando", ma la fiducia gliela dà ugualmente. Ovviamente è una fiducia assolutamente sfiduciata.

Nel frattempo avviene uno scambio di bigliettini, da molti giornali online definiti pizzini, tra il Vicepresidente della Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle Luigi di Maio e il neo Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Il Vicepresidente Di Maio fa sapere sulla sua pagina Facebook:

"Tanti giornalisti mi contattano perché stamattina in Aula hanno visto uno scambio di biglietti (iniziato da lui) tra me e Matteo Renzi. Li hanno definiti "pizzini tra Renzi e Di Maio". Ci conoscete, massima trasparenza, li leggerete a breve".

Sembrerebbe che Matteo Renzi abbia chiesto a Di Maio un chiarimento sui toni e sulle proteste del M5S riguardo all'avvicinamento della deputata Polverini ai banchi del governo. Infatti la Polverini si è avvicinata ai banchi per salutare il nuovo Premier e il M5S si è alzato in protesta. Il deputato Sibilia (M5S), che stava svolgendo il suo intervento, ha esortato, a gran voce, alla deputata di Forza Italia ad allontanarsi dai banchi del governo, richiamandola al regolamento.

A quel punto la Presidente Boldrini ha rispreso, a sua volta, il deputato Sibilia e dalle postazioni del M5S si è alzata un'onda di protesta.

Quindi i "pizzini" che Matteo Renzi avrebbe inviato a Di Maio si riferivano a questo episodio. Di Maio, secondo un articolo di Giornalettismo, avrebbe risposto: "Matteo, ma che ti aspettavi?"

Intanto la Vicepresidente Sereni (PD) blocca un intervento in aula per la comparsa a sorpresa di Pierluigi Bersani, ritiratosi per breve tempo dal Parlamento a causa di un ictus.

Bersani è stato accolto da un grandissimo applauso da tutte le forze politiche.

Arriva successivamente anche Enrico Letta che abbraccia il ritrovato Bersani.

Matteo Renzi risponde agli interventi in aula assumendosi tutte le responsabilità per le azioni di governo. Dice che se le cose andranno male la responsabilità sarà solo sua.



Dice che l'Europa non è una nemica dell'Italia, e che i cittadini e le istituzioni non dovrebbero vederla come tale. Esorta di non essere fermi nei pregiudizi euroscettici, perchè Europa non è solo vincoli e scandenze, ma è anche dimensione di istituzioni in grando di rappresentare la speranza.

Continua dicendo che nel corso degli anni si è parlato di Europa esclusivamente come percentuali e questo è limitativo. Senza l'Italia - dice Matteo Renzi - non c'è Europa.

Ritorna a parlare, poi, di Riforme, di Titolo V, legge elettorale, fisco e problemi con scuola ed istruzione dicendo che un paese che non mette in primo piano la sicurezza delle scuole non è credibile e non è dignitoso. Renzi promette che dal nuovo anno scolastico gli interventi che ci saranno all'edilizia scolastica saranno evidenti.

Per le 18:30 è atteso l'appello per i voti alla fiducia.