Dopo le due ore di colloquio col presidente della repubblica Giorgio Napolitano, finalmente si stila la fatidica lista dei nominativi dei ministri. Data la conferma della presenza in parlamento del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, nuovo ministro dell'interno, è più che soddisfatto per la fiducia accordatagli. Immediatamente dopo la proclamazione, lancia un respiro di sollievo su Twitter, trapelato dal commento "avantitutta!".

Secondo il parere di Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, il passo successivo del governo Renzi è modificare della legge elettorale, considerata una questione urgente e fondamentale per un'efficiente governabilità del paese.

Dario Franceschini accoglie con entusiasmo ed onore la carica di ministro della cultura. Già scrittore, data la sua lunga carriera come politico, si sente orgoglioso di guidare il nuovo governo nelle scelte che riguardano cultura, turismo, patrimonio culturale per migliorare il nostro paese.

Roberta Pinotti è il nuovo ministro della Difesa. Una delle cinque donne proclamate da Matteo Renzi, oltre che prima donna a ricoprire una tale carica. Pinotti così commenta: "Non esistono conquiste che le donne non si possano prefiggere", promettendo di svolgere il proprio compito, che definisce "una grande responsabilità", con il massimo impegno.

Nichi Vendola, presidente del partito Sinistra ecologia e libertà, vede allontanarsi sempre più la sinistra dal governo.

Si mostra, comunque, impassibile alle scelte del governo Renzi, nonostante la lunga attesa per la proclamazione. Sostenuto dal proprio partito, promette un'opposizione non aggressiva, spingendo sulle questioni più urgenti come la crisi economica del paese.

Pareri dissidenti, infine, sono quelli di Stefano Fassina, l' ex viceministro dell'Economia e delle Finanze.

Il deputato del Pd critica i cambiamenti radicali promessi da Renzi, mai attuati, dando un punto a sfavore per il programma economico del nuovo governo. Commenta: "Non vedo miglioramenti che possano troncare il circolo vizioso instauratosi tra recessione, disoccupazione e aumento del debito pubblico".

Emma Bonino, la cui carica di ministro degli Affari Esteri non è stata riconfermata, non nasconde la sorpresa con cui accetta la notizia, offuscando il proprio disappunto al momento di salutare i colleghi di Piazza Argentina.

Profondamente sconcertato anche Pippo Civati che giudica il nuovo governo "un rimpasto", vista la nomina a Ministro per gli Affari Regionali di Maria Carmela Lanzetta, nonostante che in Direzione nazionale avesse votato contro il nuovo governo Renzi.