Grandi sorprese nell'esito dei Sondaggi politici elettorali condotti ed elaborati dall'istituto Tecnè in data 18 febbraio ma divulgati e resi noti solo il 20 febbraio 2014 dal TgCom24

Esagerato il volo che spicca il M5S nelle intenzioni di voto, crollo forse atteso del Pd dopo che la direzione del partito ha costretto Letta a dimettersi per far spazio al nuovo Governo Renzi che attualmente sta trovando difficoltà con il Nuovo Centrodestra di Alfano nella sua formazione. 

Berlusconi se la ride e già pensa alle prossime elezioni politiche in caso di fallimento o mancata formazione del nuovo Governo.

In effetti se si facesse fede all'esito dei sondaggi politici di Tecnè, il Centrosinistra avrebbe davvero di che preoccuparsi mentre il Centrodestra volerebbe verso una vittoria schiacciante.

Sondaggi elettorali Tecnè - TgCom24 del 20 febbraio 2014

Tonfo del PD che perde il 2,3% e scende al 28,7% rispetto a una settimana fa. Tiene Forza Italia con il 25,3% con una flessione impercettibile dello 0,1%. Nel caos ne approfitta il M5S che sale addirittura di 3 punti percentuali guadagnando qualcosa come il 5,3% nei confronti del Partito Democratico, e si fionda al 24,6% avvicinando molto anche il partito di Berlusconi.

La Lega sale dello 0,4% e appaia il Nuovo Centrodestra che continua a scendere (-0.5%), insieme ottengono il 3,8%.

Molto vicini gli altri tre partiti che seguono: SEL è al 2,6%, Fratelli d'Italia al 2,5%, infine l'UDC di Casini al 2,4%, fra questi l'unica variazione significativa è del partito di Vendola che guadagna lo 0,4%.

Molto alto il partito del non voto che fa registrare il 49,6% (+0.7%). Ma passiamo all'effetto che queste intenzioni di voto hanno sulle possibili coalizioni.

Il Centrodestra pur perdendo mezzo punto, ottiene un totale consensi pari al 38,9%. Il Centrosinistra perde l'1,8% e si attesta solo al 31,9%. Del Movimento 5 Stelle che corre da solo abbiamo già detto (24,6%). Vengono segnalati i dati anche di altre piccole forze politiche: Scelta Civica con lo 0,8%, la Sinistra con il 2,2%, altri 1,6%.

Risultato ovvio: Berlusconi batte Renzi e vince le elezioni al primo turno, facendo riferimento alla legge elettorale prospettata, l'Italicum.