In onda eccezionalmente di domenica, il talk politico Ballarò ha altrettanto eccezionalmente reso noti i sondaggi elettorali politici relativi alle intenzioni di voto degli italiani in vista di un ipotetico, è quanto mai il caso di sottolinearlo, ricorso alle urne: con la dipartita di Letta e l'arrivo di Renzi lo scenario di nuove elezioni sembra uscire dall'attualità politica; in ogni caso resta interessante capire con quale consenso e quale gradimento riscuote la decisione dell'ex sindaco di Firenze di succedere a Letta come nuovo presidente del Consiglio.

Sondaggi: Renzi Premier non convince 

I sondaggi elettorali di Ipsos per Raitre mettono in risalto una spaccatura di consensi nei confronti dell'arrivo di Renzi a capo del Governo: la scelta è positiva per il 31%, è inutile per il 26%, è sbagliata per il 23%, è assurda per il 15%. Meno di un terzo del Paese votante pertanto ritiene che il segretario del Partito Democratico possa realmente portare ad un'accelerata nel processo riformistico voluto dal Paese e richiesto a più riprese dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Una fetta così ampia di cittadini in disaccordo con la decisione di avvicendare le figure senza passare per le elezioni riapre il dibattito su una questione molto di moda fino a qualche giorno fa, ora misteriosamente scomparsa dalla scena delle discussioni: la legge elettorale sarebbe dovuta arrivare in Parlamento con celerità senza precedenti, per essere approvata alla velocità della luce.

Era il Paese a richiederlo, perché una nazione democratica che si rispetti non può pensare di non servirsi di una modalità di elezioni delle rappresentanze che possa essere espressione della volontà popolare e dare stabilità a tutta la comunità: queste erano le dichiarazioni degli stessi protagonisti politici che ora glissano sull'argomento.

Intenzioni di voto: Centrodestra avanti

Per quel che riguarda le mere intenzioni di voto partito per partito si registra la creazione di un solco tra Forza Italia, stimato al 24%, e Movimento 5 Stelle, la cui quota si ferma al 21,2%. Il Partito Democratico resta in testa con il 34% delle preferenze mentre per ciò che riguarda le forze minori troviamo il Nuovo Centrodestra al 5,3%, la Lega Nord al 3,5%, Sel al 2,6%, UdC al 2,3% e Fratelli d'Italia-An e Scelta Civica al 2,1%. In ottica di coalizioni sarebbe il centrodestra a primeggiare con il 37,4%, contro il 36,9% del centrosinistra.