Siamo arrivati al giorno delle elezioni regionali 2014. Vediamo gli ultimi sondaggi in Sardegna, come si vota, chi sono i candidati e qual'è il sistema elettorale che deciderà il prossimo consiglio regionale dell'isola.

Elezioni regionali Sardegna 2014: Come si vota?

In queste elezioni in Sardegna si voterà in un unica giornata, domenica 16 febbraio 2014 dalle ore 8 alle ore 22 e si eleggeranno il nuovo presidente della Regione e 60 consiglieri. Lo spoglio delle schede inizierà lunedì mattina.

Il sistema elettorale è maggioritario a turno unico, quindi vince il candidato che prende più voti in questo turno.

Per eleggere i consiglieri c'è invece un sistema proporzionale con premio di maggioranza variabile (55% dei seggi se vince tra il25% e il 40%, il 60% se invece vince con oltre il 40% dei voti) e soglia di sbarramento variabile.

Come si vota? In sardegna la scheda elettorale è unica, e si può esprimere una preferenza per il presidente della regione e per una lista sbarrando il nome o il simbolo. E' possibile esprimere un voto di preferenza indicando il nome di un consigliere, e si può effettuare il voto disgiunto, ossia votare per un presidente e per una lista non collegata a lui.

Sondaggi Sardegna 2014 e candidati elezioni regionali

In tutto sono sei i candidati ognuno con un programma diverso, di cui tre sembrano esser i principali candidati alla vittoria finale.

Il primo è il presidente uscente Cappellacci (cdx), il secondo è il rivale di centrosinistra Pigliaru. Terzo incomodo Michela Murgia, appoggiata da una lista civica e punta a raccogliere i voti del M5S che non si presenta a queste elezioni.

Come sapete i sondaggi in Sardegna sono ormai vietati, e l'ultimo risale a oltre due settimane fa.

Questo vedeva favorito Cappellacci con il 38% dei voti, seguito da Pigliaru con il 35%. Però secondo sondaggi fatti su internet da diversi siti, Michela Murgia (data sotto il 20%) ha guadagnato parecchi consensi e sarebbe ora vicina agli altri due. Ricordando che non ci sarà ballottaggio, la sfida tra i tre si preannuncia fino all'ultimo voto.