Suscita allarme e polemiche la "legge bavaglio" presentata dal Governo di Recep Tayyip Erdoğan e adottata il 6 febbraio dalla Grande Assemblea di Ankara. Le nuove disposizioni di controllo di internet consentono alla Autorita' delle Comunicazioni (Tib) di chiudere una pagina web o un sito entro quattro ore e senza nessuna decisione giudiziaria. Viene anche previsto che tutte le informazioni confidenziali degli utenti possono essere conservate e registrate per due anni su richiesta delle autorita'. Il leader kemalista dell'opposizione Kemal Kiliçdaroğlu ha accostato questo provvidemento legislativo a quelli in uso durante il periodo della dittatura militare sul finire degli anni settanta.

La Commissione Europea ha chiesto una revisione della norma in un senso meno restrittivo. La replica del governo é che si tratta di modifiche alla legge sulle Comunicazioni del 2007 (gia' all'epoca considerata una delle pıu' restrittive) necessarie per la tutela della privacy. Naturalmente sono partiti i primi assembramenti a Taksim e davanti al Galatasaray Lisesi per protestare contro questa legge. Una protesta che in questo momento sta raccogliendo numerose adesioni da parte di tutte le forze civili contrarie alla politica di Erdoğan.



Se come turisti siete nelle vicinanze di Piazza Taksim o sull'İstiklal Caddesi vi consiglio prudenza. Magari evitando queste zone vista l'abitudine della polizia turca ad usare lacrimogeni e idranti fino a quando la situazione non ritorna pıu' tranquilla. In ogni caso fate sempre attenzione.