Analizzeremo i Sondaggi politici elettorali ultimati ed elaborati dall'istituto Ixè e da Ipr Marketing, e che riguardano le intenzioni di voto degli italiani dopo la caduta del Governo Letta e dunque alla vigilia dell'avvento a Palazzo Chigi di Matteo Renzi.

Entrambi i sondaggi sono stati divulgati venerdì scorso, rispettivamente da due talk-show politici, in mattinata da Agorà su Rai 3, in serata da Matrix su Canale 5. Al momento sono gli ultimi sondaggi elettorali prevenuti ad oggi 16 febbraio 2014, con i quali dati potrete fare le vostre valutazioni mentre una buona parte degli elettori di Forza Italia, del M5S e soprattutto del PD, sono molto critici sul modo in cui si è verificata la staffetta Letta-Renzi.



In seguito vedremo anche se, e come sono cambiati gli effetti delle intenzioni di voto sulle coalizioni, e se ci sarà in base alla nuova legge elettorale Italicum, un vincitore al primo turno o al ballottaggio.

Sondaggi politici elettorali Ixè - Agorà

Il PD ottiene il 30,5% dei consensi facendo registrare una lieve flessione pari allo 0,2%. Scende al 22,4% il M5S perdendo lo 0,4%, in leggero calo (-0,4%) anche Forza Italia che rimane dietro con il 21,6%.  

Gli altri partiti sono sotto la la soglia di sbarramento del 4,5% prevista dalla nuova legge elettorale Italicum, anche se non ancora definitiva nel testo e su cui le Camere dovranno discutere, ma entriamo nel dettaglio.

Il Nuovo Centrodestra risorpassa la Lega con il 3,7% dei consensi contro il 3,5%, piccola flessione di Sel che si attesta al 2,9%, in lieve aumento Fratelli d'Italia al 2,5%, Udc scende al 2,4%, Scelta Civica all'1,5%, la voce Altri raccoglie il 6,4%.

La coalizione del Centrodestra raggiunge il totale del 35,3%, mentre il totale dei consensi del Centrosinistra ottiene il 34,5%, se si aggiungesse Scelta Civica ci sarebbe un sorpasso comunque inutile, infatti nessuno dei due raggruppamenti raggiungerebbe la soglia necessaria del 37,0% per ottenere il premio di maggioranza.



Sondaggi politici elettorali Ipr Marketing - Matrix

Secondo le intenzioni di voto ai partiti, la staffetta Letta-Renzi segna un crollo di consensi per il PD che perde ben 2 punti e mezzo e scende al 29,5%. Sarà che l'effetto dell'accordo elettorale Renzi-Berlusconi non piace all'elettorato dei 2 partiti, ma anche il dato di Forza Italia, seppur in misura molto minore, scende al 21,5%.

Ne approfitta il M5S che sale al 23,5%, mentre il Nuovo Centrodestra resta sopra la soglia di sbarramento del 4,5%, attestandosi al 5,0%.

Abbastanza indietro la Lega con il 3,7%, c'è un ex equo per i tre partiti inseguitori: Fratelli d'Italia, Udc e Sel sono al 2,5%, molto basso il dato di Scelta Civica all'1,0%.

Il Centrosinistra scende al 34,5% nonostante comprenda Scelta Civica, qualcosa perde anche il Centrodestra che ottiene il 36,0% dei consensi, ma in ogni caso si andrebbe al ballottaggio.

Se si votasse oggi con l'Italicum, non c'è dubbio che il Movimento 5 Stelle rimarebbe fuori da un eventuale ballottaggio. Ma esiste un dato incontrovertibile, quello del partito del non voto che rappresenta il vero primo partito d'Italia.

Secondo i sondaggi Ixè, la somma fra astenuti e indecisi arriva al 44,2%, mentre Ipr Marketing la indica nella misura del 42,0%. 

Il significato? In una tale crisi politico economica, come successe alle passate Elezioni Politiche del 2013, i votanti dell'ultima ora voterebbero quasi certamente il M5S. A voi le valutazioni.