Dopo la vittoria alle elezioni amministrative del Front National di Marin Le Pen in Francia, la sommossa popolare che ha invaso le piazze della Spagna contro l'euro e l'appello del Presidente della Repubblica greca Karolos Papoulias per rompere l'accerchiamento della Grecia attaccando FMI, la Bce e l'Ue, ora si teme che l'exploit dei partiti euroscettici e delle forze radicali e populiste che hanno come obiettivo la fine della Unione e della moneta unica, possa far tremare Bruxelles alle prossime Elezioni Europee del 25 maggio. Infatti i dati del sondaggio di Ixè relativo alle preferenze di voto delle Elezioni Europee ha mostrato il boom del M5S dato al 24,4%.

Oltre alla significativa crescita del M5S, che ha superato di due punti percentuali Forza Italia travolta e bloccata dall'incandidabilità del presidente Silvio Berlusconi, un aumento di preferenze da confermare tra sette giorni dopo l'alleanza del M5S con il gruppo parlamentare più europeista che c'è, l'Alde - Alleanza dei democratici e dei liberali d'Europa, i dati del sondaggio mostrano il Partito Democratico al 28,6% , in calo del 1,3% rispetto alla scorsa settimana, Movimento Cinque Stelle 24,2% in aumento del 1,6%, Forza Italia 22,7%, L'altra Europa - Lista Tsipras al 6,1% , Lega Nord al 4,3% , Nuovo Centrodestra 3,6%.

L'ultimo sondaggio del 19 marzo di Poll Watch ha assegnato 90 seggi ai partiti non iscritti, e per formare un gruppo politico a Strasburgo sono necessari 25 deputati provenienti da 7 Paesi Ue diversi: in merito il leghista Mario Borghezio ha dichiarato che Le Pen e i suoi alleati anti -Ue, come l'olandese Geert Wilders saranno il vero "tsunami" contro la Ue e la l'euro, confermando la presenza della Lega Nord con il gruppo EDF Europa della Libertà e della Democrazia.