Il ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso del suo viaggio a Strasburgo, dove ha incontrato le autorità del Consiglio europeo dei diritti dell'uomo per discutere della situazione delle carceri italiane, si è esposto anche in merito al delicato tema di amnistia e indulto: quali sono le ultime novità?



L'emergenza carceri in Italia resta un argomento scottante e a tal proposito Orlando ha presentato il nuovo piano contro il sovraffollamento delle carceri, una piaga che potrebbe portare al nostro Paese delle multe salatissime - si stima tra i 50 ed i 100 milioni di euro all'anno - da destinare ai risarcimenti per tutti i detenuti che hanno presentato ricorso in merito alle condizioni inumane nelle quali sono stati costretti a vivere dietro le sbarre.





Proprio le condizioni poco dignitose dei penitenziari italiani sono al centro della denuncia che la Corte di Strasburgo ha emesso nei confronti dell'Italia la quale dovrà adeguarsi agli standard europei entro la fine del mese di maggio mettendo in atto misure adeguate sia da un punto di vista strutturale che amministrativo.

Amnistia e indulto: le dichiarazioni di Orlando

Relativamente al tema di amnistia e indulto come soluzione contro l'emergenza carceri, il ministro Orlando ha ritenuto non necessari "provvedimenti eccezionali" in quanto entro il 28 maggio, data limite imposta dalla Corte europea, ritiene ci siano le condizioni necessarie per far fronte alla spinosa questione.



Oltre all'ipotesi paventata relativa ad amnistia e indulto, Orlando ha anche escluso la possibilità di mettere in atto la misura relativa al risarcimento agli ex detenuti per i giorni trascorsi in celle di dimensioni inferiori ai 3 metri quadrati.

Tra le soluzioni proposte da Orlando al fine di ridurre l'emergenza sovraffollamento delle carceri italiane, il rimpatrio dei detenuti stranieri e l'attuazione di pene alternative al carcere in relazione a determinate categorie di detenuti.



Nonostante questo, stando alle ultime notizie su amnistia e indulto, non si esclude totalmente il ricorso a tale soluzione nel caso in cui il Governo di Matteo Renzi non riuscisse a trovare misure risolutive al sovraffollamento carceri entro la fine di maggio; lo stesso Orlando ha affermato che non si sente di escludere nessuno scenario.