Il 16 luglio dell'anno scorso il Senato ha approvato una mozione di maggioranza (proposta da PD e PdL) che stabilisce di intraprendere un'indagine su efficacia e costi, di un programma militare denominato "Joint strike fighter". Tale programma porterà all'acquisizione di 90 F-35, caccia militari da guerra super-tecnologici e ovviamente molto costosi.

F-35 lighting II è un progetto militare chiamato anche Joint strike fighter, promosso dagli Stati Uniti e da altri 8 Paesi alleati, tra cui anche l' Italia, alla fine degli anni '90. Obiettivo di tale progetto era quello di costruire cacciabombardieri (aerei da guerra) molto avanzati, in grado di rimpiazzare i vecchi velivoli militari.

Come può sembrare è un programma molto costoso che ha previsto la costruzione di oltre 3.000 unità, sforando addirittura l'esorbitante cifra stimata per il completamento dell'obiettivo (396 miliardi di dollari).

Secondo informazioni ricavate dal sito ufficiale del programma gli F-35 sarebbero gli aerei più affidabili e letali che ci siano in produzione. Sono stati progettati dall'azienda produttrice di armamenti Lockeed Martin, sarebbero in grado di non essere individuati dai radar, raggiungere velocità molto elevate e tramite il casco darebbero al pilota una visione a 360 gradi di tutto ciò che accade intorno all'aereo.

I modelli di F-35 in cantiere sono tre: F-35B a decollo rapido (pronto per la fine del 2015), F-35A per l'areonautica (pronto entro fine 2016), F-35C per la marina (pronto a fine 2019).

L'Italia spenderà o investirà (dipende dai punti di vista) nel progetto tra i 13 e i 17 miliardi di euro, così nel 2012 il ministro della difesa del governo Monti Gianpaolo di Paola ha dichiarato che, per ridurre le spese, l'Italia acquisterà solo 90 caccia, anziché i 131 preventivati. Infine per avere una stima più terra terra, secondo il Sole 24 Ore ogni singolo velivolo potrebbe togliere all' Italia tra i 99 e i 106 milioni di euro, al contrario dei 61 predetti inizialmente da Lockheed Martin.

Attualmente dopo qualche tempo di indiscrezioni e ipotesi riguardanti il programmaF-35, e dopo un "vertice" tra l'ambasciatore americano John Phillips e una delegazione delle commissioni difesa ed esteri di camera e senato, sembra che la decisione di sospendere i contratti del programma sia stata rimandata a dopo la redazione di un "libro bianco" (2015), contenente le future minacce per la sicurezza nazionale italiana e gli strumenti concepiti per fronteggiarle.