Il 25 maggio, data in cui si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, gli elettori del Piemonte saranno chiamati anche ad eleggere un nuovo governatore.

Il Tar ha infatti indicato nel limite di sette giorni la data entro la quale il Governatore Roberto Cota dovrà indire le nuove elezioni, che si dovranno tenere in concomitanza con le Europee. Il tribunale amministrativo ha inoltre nominato commissario ad acta il prefetto di Torino, Paola Basilone, che dovrà provvedere entro i successivi cinque giorni in caso di inadempienza da parte di Cota.

Le firme false

Si avvia così alla conclusione la vicenda delle firme false raccolte per la lista Pensionati con Cota che, con i 15.765 voti raccolti alle elezioni amministrative del 2010, ha consentito al candidato leghista di battere il governatore uscente, Mercedes Bresso del Partito Democratico, con soli 9.286 voti di scarto.

I risultati della consultazione erano stati fin da subito contestati dalla Bresso e ci sono voluti quasi quattro anni per arrivare alla sentenza d'appello che ha accertato la falsità delle firme raccolte per la presentazione della lista collegata a Cota. Su queste basi, il Tar piemontese ha accolto il ricorso presentato dalla Bresso annullando il voto delle regionali 2010.

Sono però dovuti trascorrere altri due mesi, da quando la sentenza é stata depositata, per superare la situazione di stallo determinata dal tergiversare di Cota. Il governatore, infatti, a parole manifestava l'intenzione di andare al voto con le Europee del 25 maggio, ma nei fatti prendeva tempo, contando di superare il termine del 20 marzo, data ultima per poter indire nuove elezioni ed ottemperare alle procedure pre-elettorali entro il 25 maggio.

L'ultimatum del Tar

La situazione sembra ora definitivamente sbloccata grazie ad un ricorso di ottemperanza, unico strumento per richiedere ad una istituzione il rispetto di una sentenza. Il ricorso in questione e stato presentato da Davide Bono, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, e sottoscritto dal PD e da Mercedes Bresso.

Il Tar ha così dato un ultimatum al presidente affinché vengano indette entro sette giorni nuove elezioni, definite nella sentenza "urgenti e indifferibili, per impedire il procrastinarsi di una situazione di obiettiva incertezza".

Il governatore Cota contesta la sentenza definendola "di una gravità inaudita" ed attende il pronunciamento della Cassazione, alla quale ha fatto ricorso, sostenendo la necessità di annullare anche i voti di una analoga lista, "Pensionati per Bresso", anch'essa oggetto di indagini per presunte firme false.

I primi sondaggi

Intanto i partiti scaldano i motori delle rispettive macchine elettorali registrando la discesa in campo, nelle file del Partito Democratico, dell'ex sindaco Sergio Chiamparino.

Il primo sondaggio sulle intenzioni di voto dei piemontesi, commissionato nei giorni scorsi a IPR Marketing, vede in testa proprio il candidato democratico con il 39%, seguito dal candidato del centro-destra al 33% e dal candidato del Movimento 5 Stelle al 24%.