A pochi giorni dal suo insediamento il premier incaricato Renzi dopo aver presentato i punti del suo programma di governo per rilanciare l'economia italiana e ridurre la forte pressione fiscale, ha proposto un nuovo ddl per riformare gli ammortizzatori sociali con la presentazione del nuovo sussidio di disoccupazione Naspi fino a mille euro, e per equiparare l'età pensionabile fra uomini e donne.

Infatti, l'iniquità dell'equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne, e la differenza di trattamento contributivo che agevola l'uscita delle donne dal lavoro è un problema che ha sollevato l'UE, sottolineando che la legge italiana 214 del 2011 che stabilisce gli anni minimi di contribuzione per ottenere la pensione prima di arrivare all'età massima è di 41 anni e 3 mesi per le donne, e 42 anni e tre mesi per gli uomini, non rispetta le linee guida della Ue.

Dunque la normativa italiana va contro l'articolo 157 del Trattata sul funzionamento dell'Unione Europea che stabilisce la parità di trattamento tra uomini e donne, e ora il nuovo governo tecnico esecutivo dovrà risolvere la questione delle Pensioni alzando l'età pensionabile per le donne come chiesto dall'Ue.

Inoltre il governo esecutivo dovrà risolvere anche la questione degli esodati, considerata da tempo una delle urgenze dell'Italia, per evitare una crescita esponenziale e incontrollabile del fenomeno, ma soprattutto, per dare effettivamente l'assegno pensionistico a chi lo attende da tempo.

Infatti, nonostante i tre decreti dell'ex governo Monti e dell'ex governo Letta i dati diffusi dall'Inps, mostrano che in media, un solo esodato su 5 ha effettivamente ottenuto la liquidazione della pensione, circa 33.147 a fronte di oltre 160 mila unità complessivamente salvaguardate dall'esecutivo.