Nel percorso di approvazione dell'accordo Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale, oggi era il giorno dei tre emendamenti sulle quote rosa, presentati da uno schieramento di deputate trasversale ai partiti.

Tutti gli emendamenti sono stati respinti grazie al ricorso al voto segreto, con cui almeno 60 deputati del Partito Democratico hanno fatto venir meno la maggioranza votando contro.

Gli emendamenti.

Il primo emendamento messo ai voti riguardava l'alternanza dentro alle mini liste bloccate della riforma elettorale e viene bocciato con 335 voti contrari e 227 voti favorevoli.

Il secondo emendamento riguardava la parità al 50% dei capilista, che viene respinto con 344 voti contrari e 214 favorevoli.

Il terzo ed ultimo emendamento era una versione ammorbidita del precedente, prevedendo una proporzione sui capilista di 60% uomini e 40% donne, ma il risultato non cambia, con 298 voti contrari e 253 favorevoli.

Le reazioni

Furibonda la reazione delle deputate, che si erano presentate in aula vestite di bianco. In particolare quelle del Partito Democratico che hanno protestato abbandonando l'aula con l'intento, riuscito, di far mancare il numero legale per il prosieguo della discussione sulla legge elettorale.

La situazione all'interno del PD si è tranquillizzata con l'intervento del premier Matteo Renzi che ha assicurato il rispetto dell'alternanza nelle liste del partito.

Anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha espresso "profonda amarezza per l'opportunità persa".

L'esame della legge elettorale riprenderà oggi alle 10 e salvo colpi di scena dell'ultima ora, in giornata ci sarà il voto.