Il premier incaricato Matteo Renzi, dopo aver promesso la diminuzione delle tasse e di sostenere lo sviluppo dell'economia attraverso un ipotetico aumento di 80 euro in busta paga senza oggettive coperture finanziarie, ha aperto un tavolo di lavoro per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri e delle condizioni disumane dei detenuti in Italia insieme al ministro Andrea Orlando varando il Piano Carceri 2014: allo studio ci sarebbe la possibilità di erogare un indennizzo economico ai carcerati.



I principali quotidiani hanno reso noto che il Guardasigilli richiederà il rimpatrio di circa 3mila ricorsi presentati dai detenuti alla Corte Ue, i quali saranno di competenza del magistrato di sorveglianza o del giudice civile, affinché i carcerati possano essere risarciti attraverso dei bonus a partire da 10 a 20 euro per ogni giorno di detenzione in condizioni disumane, ossia con a disposizione meno dei tre metri quadrati; la manovra, come accennato ancora da definire, oltre ad essere necessaria è della massima urgenza onde evitare di incorrere a maggio nelle salatissime sanzioni della Ue (che sta comunque valutando positivamente il lavoro svolto dall'Italia).





I detenuti ancora rinchiusi per scontare la pena potranno presentare il ricorso e ottenere il risarcimento entro 6 mesi dello stato di detenzione in condizione disumane attraverso un risarcimento pecuniario oppure in alternativa con uno sconto del 20% sulla pena complessiva da scontare, mentre per gli ex detenuti fuori di prigione, il Piano Carceri 2014 prevede un indennizzo di 10 o 20 euro per ogni giorno di detenzione; al di questo prospetto, come più volte accennato in via di definizione, è stato confermato il no ad Amnistia e Indulto, poiché il premier incaricato ritiene queste misure non risolutive ed errate.