Che il premier Matteo Renzi non amasse perdere tempo lo si era capito dal suo insediamento. Nel rispetto della sua scaletta di lavoro, mercoledì, secondo le ultime indiscrezioni, sarà presentato il disegno di legge delega sul lavoro. Prende così forma il così detto "Jobs Act" il quale, nelle intenzioni del governo in carica, sarà il vero volano del mercato del lavoro e che comprenderà sia la riforma del mercato del lavoro e sia quella degli ammortizzatori sociali. La conferma è arrivata durante l'assemblea dei deputati del Pd ai quali ha confermato le sue intenzioni.

Sul tema degli ammortizzatori sociali è in atto uno scontro con il segretario della CGIL Susanna Camusso la quale non ha gradito "i diktat" del premier ma sembra che Renzi voglia proseguire spedita su questa strada. Si parla di rinnovare sia le tipologie contrattuali ma che quella di rimodulare il famoso articolo 18 dello statuto dei lavoratori dando una tutela solo nei primi tre - cinque anni di lavoro.

La tendenza delle ultime ore è anche quella di voler inserire nel Jobs Act un apprendistato più spinto che possa permettere, a tre mesi dalla laurea di assorbire i giovani. La riforma si farà quindi. Con o senza le parti sociali. Il presidente dei Consiglio, durante l'assemblea dei deputati Pd, ha anche ribadito la sua scaletta di lavoro: aprile sarà il mese della Pubblica Amministrazione, a maggio si attuerà la delega fiscale mentre a giugno ci sarà la riforma della giustizia.

Proprio su quest'ultima sono giunte le prime schermaglie col presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi il quale, sul tema della giustizia, ha qualche idea. Bisognerà vedere se piacerà al premier Matteo Renzi.