Come ogni anno in Italia il 25 Aprile ricorre l'anniversario per la liberazione del nostro paese dal nazifascismo.

Giusto per ricordare sommariamente gli eventi dell'epoca, parliamo del periodo che va dal 1943 al 1945, l'Italia si ritrovò divisa tra il sud, governato dal Governo Badoglio e il nord governato da Benito Mussolini, il quale aveva costituito la Repubblica Sociale Italiana.

Badoglio alleato agli americani e Mussolini alleato ai tedeschi.

Questo periodo è ricordato come uno tra i periodi più tristi della nostra storia, giorni di lutti e grandi sofferenze subite dagli italiani impegnati in una lotta fraticida.

Il tutto finì, perlomeno ufficialmente, il 25 Aprile del 1945 quando i partigiani aiutati dagli alleati misero fine all'occupazione nazista e al regime fascista entrando vittoriosi nelle principali città italiane.

Dopo quasi 70 anni vediamo però che l'uomo non impara molto dalla storia e tende sempre a ricadere negli stessi errori di divisioni ed estremismi.

Questo lo si vede osservando le ultime elezioni amministrative avvenute in Francia dove il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, definito dalla stampa partito di estrema destra, ottiene un exploit raggiungendo oltre il 7% dei consensi che, considerando la loro presenza in soli 600 comuni sui 36000 in cui si è votato, dà il polso della deriva populista della Francia.

Si la Francia non è l'Italia e lì non si festeggia la liberazione del  25 Aprile, ma non crediamo che i cari cugini  abbiano vissuto in modo diverso da noi quello stesso periodo di occupazione nazifascista del loro paese