E' arrivato nel corso della giornata di ieri un nuovo richiamo da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo l'adozione di nuove ed indispensabili riforme in tema di sovraffollamento carceri, amnistia ed indulto.

Ad oltre sei mesi dal primo invito del Presidente ed ad un mese dalla scadenza dell'ultimatum imposto all'Italia della Corte Europea dei diritti dell'Uomo, Napolitano è tornato a parlare in occasione della chiamata tra Papa Francesco e Marco Pannella, leader dei Radicali Italiani appena operato all'ospedale Gemelli di Roma.

Il Presidente della Repubblica, dopo aver ringraziato pubblicamente il Pontefice, ha espresso ancora una volta la sua opinione riguardo amnistia ed indulto sottolineando come il tempo a disposizione del nostro Governo sia ormai molto ridotto.

Dopo l'intervento in Senato del Ministro Orlando dello scorso 23 aprile è infatti emersa la posizione contraria dell'esecutivo riguardo amnistia ed indulto. Il piano per risolvere il sovraffollamento carcerario non prevede infatti specifiche riforme di indulto ma sconti di pena e provvedimenti compensativi (per tutti i detenuti che hanno ormai già scontato la propria pena saranno previsti degli indennizzi di circa 10/15 euro al giorno per tutto il periodo di tempo trascorso in condizioni considerate inaccettabili).

Il giorno del "giudizio" per l'Italia si avvicina però sempre più e per evitare una multa molto salata (oltre 100 milioni di euro) bisognerà certamente trovare delle soluzioni più convincenti entro il prossimo 28 maggio. Riuscirà il Governo ad adottare nuove riforme necessarie o l'Italia non riuscirà ad evitare la pesante sanzione?