Nel momento in cui il ministro della giustizia Orlando sta volando a Strasburgo per presentare quanto fatto dall’Italia in tema di sovraffollamento carceri e condizioni di detenzione, dallo stesso ministero di Via Arenula giungono indiscrezioni (riportate anche da Repubblica) in base alle quali Orlando e il suo staff starebbero studiando un piano carceri basato sulla possibilità di risarcire i detenuti con 10 o 20 euro al giorno per ogni giorno di permanenza in condizioni disumane, applicando in alternativa uno sconto di pena non superiore al 20%.





Per evitare di dover pagare salatissime multe comminate dall’Europa e per impedire che gli stessi detenuti possano poi ‘far causa’ all’Italia una volta fuori di galera, il ministro Orlando starebbe dunque pensando all’erogazione di un indennizzo economico da destinare ai carcerati. Pur di non dar corso ad Amnistia e Indulto 2014, le due sole misure che consentirebbero all’Italia di invertire in maniera netta e decisa la tendenza rispetto ai tassi di sovraffollamento delle carceri, si pensa dunque a distribuire del denaro ai detenuti, con la precisazione che la cosa non va vista ‘come un modo per ripagare con soldi una detenzione vissuta in meno di tre metri quadri di spazio vitale’.



Cerchiamo di capire meglio cosa prevede il nuovo piano carceri di Orlando e come dovrebbe essere distribuito questo indennizzo; i fronti costituiti da Amnistia e Indulto 2014, sovraffollamento galere e piano carceri entrano dunque nel vivo, con l’Italia sempre più all’esame dell’Europa.



Amnistia e Indulto 2014, Orlando e il piano carceri: 10 o 20 euro per ogni giorno di detenzione inumana e sconti di pena



No ad Amnistia e Indulto 2014, si ad un piano che includa la possibilità di erogare in favore dei detenuti 10 o 20 euro per ogni giorno di detenzione subita in condizioni disumane, il tutto però con un’importante precisazione che il ministero della giustizia ha tenuto a rimarcare: ‘L’idea di erogare del danaro non va vista come un modo per ripagare con soldi una detenzione vissuta in meno di tre metri quadri di spazio vitale; non sarà così, perché la compensazione economica è comunque prevista da Strasburgo e perché lo sconto di pena non solo è contenuto, ma sarà misurato dai giudici e riguarderà solo casi di soggetti che non hanno commesso reati gravi".



Due le situazioni da valutare che Orlando il suo staff hanno davanti per mettere a punto la clamorosa misura da inserire nel piano carceri: le modalità di risarcimento andranno infatti studiate a seconda che il detenuto sia già uscito di galera o debba ancora finire di scontare la pena. Per chi è già fuori di galera, il piano di carceri studiato da Orlando - che in ossequio al parere del premier Renzi non ha mai potuto seriamente considerare l’ipotesi di dare corso ai due provvedimenti di clemenza generale costituiti da Amnistia e Indulto 2014 - prevedrebbe l’erogazione di una cifra tra i 10 e i 20 euro per ogni giorno di detenzione disumana (con a disposizione cioè meno dei tre metri quadrati ritenuti vitali), per chi si trova invece ancora in regime di detenzione potrebbe essere previsto uno sconto di pena che comunque non potrà essere superiore al 20% rispetto alla pena complessiva, con ogni giorno trascorso in cella a tramutarsi dunque in una sorta di bonus.



Il ministro Orlando ha in effetti sbalordito tutti ideando una misura che non era mai stata paventata in precedenza e che in alternativa ad Amnistia e Indulto 2014 prevede l’erogazione di somme di danaro. Nonostante la precisazione effettuata dal ministero, appare francamente difficile non pensare che il cuore della proposta consista nel dare un prezzo alla dignità di un uomo, umiliato e colpito nel proprio spirito da uno stato di detenzione disumano.



Ancor più clamoroso pare l’ostracismo a priori opposto ad Amnistia e Indulto da ratificare in questo 2014, mai veramente preso in considerazione per via del messaggio amorale - questa la prospettiva di Renzi - sotteso alla scarcerazione di migliaia di detenuti per questioni di capienza dei penitenziari. Ci permettiamo però di suggerire che neanche distribuire soldi come indennizzo per esser stati rinchiusi in due metri di spazio sarebbe proprio rispettoso della morale…



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