Ancora novità ed aggiornamenti in merito ad Amnistia e Indulto 2014; oltre all'audizione tenuta dal ministro Orlando in Commissione Giustizia e relativa alle linee programmatiche dettate dal Dicastero di appartenenza in tema di emergenza carceri, a tenere banco sono le dichiarazioni rilasciate da Marco Pannella, leader dei Radicali ricoverato alcuni giorni fa al policlinico Gemelli in seguito ad un malore.



Parlando di Amnistia e Indulto 2014, emergenza carceri e violazione dei diritti umani, Marco Pannella ha sottolineato come sia necessario fare i conti con uno 'Stato che tortura' i propri detenuti senza se e senza ma.

Intervenuto a Radio Radicale, Pannella ha inoltre evidenziato che dovranno essere risarciti almeno 20.000 detenuti, cosa che in aggiunta alle sanzioni in arrivo decreterà, sempre secondo il Pannella pensiero, 'la bancarotta fraudolenta dell'Italia'.

Amnistia e Indulto 2014, Pannella parla di soldi per oltre 20.000 detenuti: ennesimo no di Orlando ai due provvedimenti di clemenza generale



Parlando di Amnistia e Indulto 2014, emergenza carceri, detenuti e politica italiana, il leader radicale Marco Pannella (così come riportato anche da Public Policy) ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni: 'Dobbiamo fare i conti con lo Stato che tortura e con le tante condanne internazionali sullo stato della giustizia che giungeranno, l'ultima due giorni fa. Ne arriveranno altre, anche più gravi. È la bancarotta fraudolenta dell'Italia'.



'L'Italia - ha aggiunto Pannella esprimendosi sempre in tema di Amnistia e Indulto 2014, carceri e giustizia - sarà condannata per reati nazisti, la tortura e altro, e non si riesce ad aprire un dibattito sullo stato della giustizia e delle carceri. Io ringrazio moltissimo il capo dello Stato Giorgio Napolitano che alla fine ci ha ascoltato e fatto il proprio dovere in modo mirabile. Di fatto con il suo messaggio ha sintetizzato le nostre ragioni in modo efficace'.



Mentre in opposizione alla tortura di stato e per sostenere la pronta guarigione dello stesso Pannella (che sta comunque meglio) i Radicali hanno lanciato l'hashtag #forzamarco, continuano a tenere banco le dichiarazioni rilasciate dal ministro Orlando in tema di emergenza carceri, Amnistia e Indulto 2014 e riforma della giustizia.

Amnistia e Indulto 2014, audizione di Orlando non lascia dubbi: si agli indennizzi economici, no a provvedimenti di clemenza generale



Al di là dell'energico intervento di Pannella tiene ancora banco l'audizione del ministro Orlando in Commissione Giustizia, dibattito dal quale è emerso chiaramente che l'Italia non sta prendendo in considerazione Amnistia e Indulto 2014 per risolvere il problema connesso all'emergenza carceri; piuttosto, ha sottolineato sempre il guardasigilli, si guarda con sempre maggior favore 'a provvedimenti compensativi' quali indennizzi economici e sconti di pena.



Ancora non è chiaro a quanto ammonteranno tali indennizzi, quel che è certo è che verranno corrisposti per ogni giorno di detenzione in condizioni disumane; al momento si parla di 10-15 euro al giorno, ma sulla misura dell'indennizzo lo stesso Orlando ha auspicato un confronto con il Parlamento.



Quel che appare francamente incredibile è che nonostante l'imminenza della scadenza dei termini imposti per provvedere, 28 maggio 2014, e il rischio che l'Italia corre (oltre 100 milioni di euro l'anno di sanzioni dall'UE), le nostre istituzioni non siano mai riuscite - al di là di rare eccezioni e limitatamente a provvedimenti fallimentari come il decreto Svuotacarceri - ad organizzare dibattiti seri ed articolati sull'argomento. Di Amnistia e Indulto 2014 non si parla nemmeno, ma neanche altri tipi di correttivi sono al momento allo studio.



Quel che è certo è che l'Italia pagherà tutto questo a caro prezzo.