Cosa sta succedendo in Ucraina? L'indipendenza conquistata via referendum dalla Crimea non ha posto fine alle tensioni tra nazionalisti ucraini e la parte di popolazione - concentrata nell'est del paese - che vede nella Russia la vera madrepatria, e che è in larga parte russofona. Una differenza fondamentale è però data dallo status di queste aree, se la Crimea godeva dello status di repubblica autonoma (cosa che l'ha agevolata nella sua ricerca dell'indipendenza dall'Ucraina), le altre zone che in questi giorni stanno cercando di seguire la stessa strada sono invece regioni ucraine, e quindi sotto il diretto controllo del governo centrale.

Si tratta di una distinzione importante per capire cosa sta succedendo in Ucraina, e anche per capire perché la Russia di Putin continui a chiedere che le rivolte vengano fermate da Kiev dando al paese una struttura federalista, che renderebbe queste regioni meno dipendenti dal governo centrale. Una soluzione che, per il momento, non viene presa in considerazione, ma che potrebbe tornare utile in futuro se davvero le tensioni dovesse scaldarsi al punto da far presagire una guerra civile.

Ieri tremila persone - secondo Kiev pagate direttamente dalla Russia di Putin - hanno dato l'assalto al palazzo dell'amministrazione regionale di Donetsk - sud est dell'Ucraina - inneggiando alla Russia, chiedendo la secessione, deponendo la bandiera ucraina e issando quella della federazione russa.

Anche Donetsk, come in Crimea, è una città a maggioranza russa per lingua e origini, ed era inevitabile che l'indipendenza della regione passata alla Russia fomentasse gli animi dei secessionisti.

Questi tremila che hanno dato l'assalto alle istituzioni - alcuni dei quali in tuta mimetica e che portavano con loro spranghe - hanno fatto in tempo a dichiarare la nascita della "repubblica autonoma popolare di Donetsk" e chiesto un referendum confermativo da tenersi entro l'11 maggio, dopodiché l'intervento delle forze speciali mandate da Kiev hanno riportato tutto sotto controllo, senza sparare un solo colpo.

Lo stesso stava però contemporaneamente avvenendo a Kharkiv, sud del paese. Anche in questo caso, prima la proclamazione d'indipendenza, scontri e feriti, e poi forze speciali che riprendono il controllo. Situazione che fanno temere che quello che sta succedendo in Ucraina possa sfociare in una vera e propria guerra civile.

Anche se il governo di Kiev preferisce parlare della "fase due dell'annessione dell'Ucraina da parte della Russia". E intanto, le truppe russe restano ammassate al confine, gli oligarchi russi che operano in Ucraina sembra stiano finanziando giovani paramilitari pronti ad assaltare l'esercito e, in contrapposizione, gli ultranazionalisti ucraini si preparano a combattere contro i filo russi.