In uno scenario politico e istituzionale instabile e poco compatto, il premier Renzi ha ottenuto, dopo una lunga difficile giornata politica e la minaccia di lasciare il Governo, la maggioranza per la riforma del Senato, che prevederà tagli alla Casta, l'addio al bicameralismo perfetto e alle Province, e la riforma al Titolo V della Costituzione. Sono iniziate ieri le elezioni dei candidati del M5S per le Elezioni Europee 2014, e i dati del sondaggio Emg per La 7 danno il M5S al 21,9% evidenziando il sorpasso di Forza Italia in significativo calo al 20,8%.

In vista delle prossime Elezioni Europee 2014, il Partito Democratico, nonostante una forte scissione interna, infatti, secondo l'indiscrezione di Adnkronos, alcuni esponenti del Pd starebbero per dare via a un gruppo di minoranza anti Renzi (temporaneamente denominato "corrente autonoma" formato da quasi la metà dei parlamentari tra cui Civati, Cuperlo, Epifani, e il neovice segretario Lorenzo Guerini), è dato dal sondaggio Emg al 32,8%.

A causa di una mancanza di maggioranza di partito compatta di FI, alle prese con un buco di bilancio interno di 70 milioni di euro, il partito del leader Silvio Berlusconi rischia di scendere sotto il 20% delle preferenze di voto per le elezioni europee.

Risulta stabile la Lega Nord al 4,3%, la quarta e ultima forza politica in grado di superare lo sbarramento per entrare nel Parlamento Europeo, Fratelli d'Italia sale al 3,4%, il NCD al 3,3%, L'AltraEuropa con Tsipras al 3,2%, gli indecisi si attestano al 21,6%, e gli astenuti al 31,9%.