Le liste dei partiti per le Elezioni Europee, come noto, non sono esattamente luogo dove si incontrino esclusivamente presenze illibate e immacolate, cavalieri senza macchia e senza paura mossi unicamente dagli ideali. Anzi, diremmo piuttosto che più di una serie di nomi di candidati alle Europee, sembrano più un registro degli indagati, quando va bene, di una qualche procura italiana. Ma anche in questo triste e sconsolante contesto, c'è chi ci tiene a fare una figura "migliore" rispetto agli sfidanti, per diversificarsi e farsi riconoscere come altro rispetto alle restanti proposte politiche.

E per chi avesse pensato dunque ad una qualche lista di candidati di un partito italiano, completamente intonsa da accuse e sospetti, c'è da segnalare immediatamente come costui si sbagli di grosso. La novità infatti riguarda un candidato, nelle liste di FI, che si presenta per le Europee, non con una indagine a suo carico, ma addirittura come condannato. E qui sta il bello: non come condannato una volta sola. Ma come condannato per ben due volte in primo grado. Insomma: due condanne al prezzo di una.

Il talentuoso politico, come riportato dal Fatto Quotidiano, è l'ex sindaco di Sperlonga e Presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, sostenuto peraltro anche da Antonio Tajani, capolista di Forza Italia.

Il Cusani è stato infatti condannato una prima volta a un anno e 8 mesi, con pena sospesa, per abuso d'ufficio, nel 2003, da sindaco del Comune pontino. La seconda condanna arriva poi nel 2012, sempre per abuso d'ufficio a cui si aggiunse un bell'abuso edilizio, per arricchire un pò il curriculum.

In un primo momento si era pensato, proprio per via delle pregresse esperienze di Cusani, a una possibile esclusione dalle liste di FI per le Elezioni Europee, ma poi sembra avere prevalso il buon senso e il rispetto della tradizione. Come privarsi del resto di un simile talento indiscusso, che riesce a fare meglio di molti colleghi, in una competizione elettorale tanto importante? Non si può. Appunto; non si può.