Primi segnali di schiarita nella vicenda della Metropolitana di Salerno. La Regione Campania starebbe lavorando per recuperare, nelle pieghe del bilancio, le risorse necessarie al suo funzionamento, ipotizzando per le prossime festività di Pasqua la ripresa del servizio.

La vicenda è nota: dopo oltre dieci anni di traversie, nel novembre scorso prendevano il via le corse della metropolitana leggera di Salerno. I costi per il funzionamento del servizio, gestito da Trenitalia, dovevano essere a carico della Regione, come stabilito in una delibera della stessa Regione Campania del febbraio 2010.

Delibera disattesa, tanto che, pur di far partire la struttura, il Comune di Salerno si fece carico delle spese, 300 mila euro al mese, prima fino a dicembre e poi fino a marzo. Con il primo aprile scorso, i fondi a disposizione del comune si sono esauriti e, perdurando l'inadempienza agli accordi da parte della Regione Campania, il servizio è stato sospeso.

Ne scaturisce, oltre alla protesta dei cittadini salernitani, una vera e propria guerra tra il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, e il governatore campano Stefano Caldoro, accusato di voler deliberatamente boicottare la metropolitana di Salerno per calcolo politico, essendo De Luca suo probabile sfidante alle elezioni Regionali del 2015.

La Regione ha cercato di scrollarsi l'accusa imputando al Comune di Salerno errori burocratici e scaricando sul Ministero dei Trasporti la responsabilità della mancanza di risorse; ma anche il ministero, con un intervento del Sottosegretario Umberto Del Basso de Caro, auspicando una prossima ripresa del servizio, ha sostanzialmente riconosciuto le ragioni di De Luca.

Il governatore della Campania sta ora cercando il modo per uscire dalle sabbie mobili in cui si è cacciato, trovando i fondi per far ripartire la metropolitana, senza dare l'impressione di aver ceduto a De Luca. La soluzione dovrebbe essere quella di ripartire con qualche corsa in meno, in modo da ridurre le spese, e recuperare altri fondi da tagli alla stessa voce di spesa dei trasporti regionali.

C'è, insomma, la fondata speranza che per la prossima Pasqua i salernitani, che in settemila avevano firmato la petizione per la ripresa delle corse, possano trovare nell'uovo un biglietto della metropolitana.