Il Senato ha approvato con 173 sì, 50 no e 4 astenuti la ratifica dell'accordo tra Italia e Francia per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione. Tecnicamente si tratta della definitiva approvazione del ddl varato dal governo Letta nel giugno 2013, che trasforma in legge la volontà di realizzare la tanto contestata TAV.

Particolarmente soddisfatto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, che vede nell'approvazione la dimostrazione della ferma intenzione di andare avanti nella realizzazione dell'opera.

Secondo il progetto, con la nuova linea si ridurranno i tempi di percorrenza da Milano a Parigi (da 7 ore e mezza a 4 ore) e raddoppierà la capacità di transito delle merci, con la riduzione del passaggio di 600.000 camion l'anno in Val di Susa.

L'ostruzionismo di M5S

Non la pensavano allo stesso modo i senatori del Movimento 5 Stelle che, dopo avere presentato oltre 1.000 emendamenti, hanno contestato l'approvazione interrompendo la seduta con striscioni ed invettive nei confronti dei colleghi degli altri partiti.

I momenti di maggiore tensione si sono avuti quando i senatori grillini si sono diretti verso i banchi del governo, impedendo la dichiarazione di voto al senatore di SEL Massimo Cervellini, che pure si stava esprimendo contro la TAV.

Sull'episodio, il partito di Vendola ha accusato il Movimento 5 Stelle di non essere affatto interessato alle sorti della TAV in Valsusa, ma di voler solo apparire come unico oppositore per fini elettorali; lo dimostra il fatto che sono intervenuti ad interrompere la seduta proprio mentre c'era una dichiarazione di voto contraria alla TAV.

Condanna anche da parte del PD, bencè, anche in questa occasione, avesse trovato lo spunto per rimarcare le differenze al suo interno. La senatrice democratica Laura Puppato, si era infatti espressa in dissenso con il suo gruppo, ma ha poi condannato le manifestazioni in aula "che non fanno bene alle pur valide ragioni sostenute dagli oppositori all'opera".

Opera che, secondo i pentastellati, giova unicamente agli interessi mafiosi che si infiltrano negli appalti per la realizzazione della linea ferroviaria.

La bagarre ha costretto la presidente di turno, Linda Lanzillotta, ad interrompere la seduta minacciando sanzioni nei confronti dei senatori M5S.

Non si interrompe invece la realizzazione della TAV che, secondo i dati del ministro Lupi, avanza di 15/20 metri al giorno.