La polemica tra Pd e M5S si è spostata dall'aula del Senato su Twitter, dove è in corso una battaglia a colpi di hashtag e manifesti ritoccati.
Si tratta di una vera e propria guerra di hashtag tra i sostenitori dei due partiti politici più votati d'Italia.
Tutto era cominciato con la pubblicità elettorale del Pd #celochieditu che aveva scatenato l'ironia degli elettori del Pd.
Grillo lancia l'hashtag #GlielochiedeSilvio, taroccando i manifesti della campagna del Pd per le europee. Immediata è la risposta del Pd che dà il via alla controreplica a colpi di #celochiedeBeppe e #celoimponeBeppe.
Impiegano qualsiasi mezzo, dai tweet a Photoshop, pur di attaccare il "nemico". Numerosi sono i finti poster elettorali creati da entrambi gli schieramenti.
Ecco riportati alcuni degli slogan che compaiono nei manifesti:
"Far fuori Bersani per eleggere Letta? Glielo chiede Silvio. Far fuori Letta per eleggere Renzi? Glielo chiede Silvio"
"A scuola studiare Duduismo anziché Dadaismo? Glielo chiede Silvio";
"Clicca sul banner! Ce lo chiede Beppe
"Chi mi critica lo sbatto fuori. Me lo chiede la rete"
"Vendesi apriscatole come nuovo causa inutilizo #celochiedebeppe"
"Tornare al fiorino #celochiedebeppe#"
"Fatemi governare per altri vent'anni #celochiedesilvio"
"Rivotare Napolitano #celochiedesilvio"
"Più espulsioni per tutti, ce lo chiede Beppe"
"Diminuitegli le ore ai servizi sociali, sono troppe. Glielo Chiede Silvio".
"#celochiedeBeppe di stare 24 ore su twitter a diffondere balle, link al blog, scie chimiche, insulti, le solite 4 risposte.."