Il Procuratore generale Antonio Lamanna di Milano si era espresso favorevolmente giovedì 11 aprile alla richiesta presentata dalla difesa di Silvio Berlusconi, avvocati Ghedini e Coppi, di scontare la pena residua di un anno in affidamento ai servizi sociali. Ricordiamo che l'ex Primo Ministro era stato condannato in via definitiva per il caso diritti Mediaset a quattro anni di carcere, di cui tre indultati, per frode fiscale.

La Procura su proposta dell'UEPE (Ufficio esecuzione penale esterna) aveva dato parere favorevole affinché l'ex cavaliere svolgesse servizio di volontariato in un'istituto per anziani.

La stessa aveva dato parere negativo invece alla richiesta di prestare la sua opera come motivatore presso una struttura per disabili a lui vicina.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano, nella tarda mattinata odierna, ha comunicato di aver accolto l'istanza del Berlusconi per quanto riguarda l'affidamento in prova ai Servizi sociali. Egli, venuta meno la pericolosità sociale, dovrà andare, una volta la settimana, ad assistere gli anziani in un centro della Fondazione Sacra Famiglia a Cesano Boscone (Milano).

Fra le prescrizioni c'è quella che l'ex premier non potrà lasciare la Lombardia ma, se farà richiesta e sarà accolta, potrà recarsi a Roma dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio lombardo, entro le ore 23 dello stesso giovedì.

È dunque garantita la tanto agognata agibilità politica.

Il leader di Forza Italia dovrà ora tenere un comportamento consono alle direttive dell'UEPE e non potrà lasciarsi andare a critiche nei confronti dei magistrati, pena la revoca del beneficio e l'invio agli arresti. Gli saranno così riconosciuti 45 giorni di liberazione anticipata (sconto di pena) per "buon comportamento" dopo i primi sei mesi di positivo affidamento.

La notizia dell'affidamento di Silvio Berlusconi ai servizi sociali è diventata subito Breaking news sui siti dei maggiori quotidiani internazionali.