Il governo Renzi si sta preparando a sferrare un brutto colpo allo sport dilettantistico. Attualmente, la normativa fiscale dello sport dilettantistico è disciplinata dall'articolo 69, comma 2 del Tuir, la quale prevede che le indennità di trasferta, i rimborsi forfettari di spesa, i premi e i compensi non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini Irpef di chi li percepisce per un importo non superiore complessivamente nel periodo d'imposta a 7.500 euro. Superata tale soglia scatta una ritenuta alla fonte del 23%.

Il governo Renzi vorrebbe ridurre questa soglia a 2.000, agendo tra l'altro retroattivamente, a partire dal 1° gennaio 2014.

All'articolo 69, comma 2 del Tuir scatta una ritenuta alla fonte del 23%.

Tra le spese fiscali tagliate, infatti, c'è anche la soglia fissata dall'articolo 69, comma 2 del Tuir, che stabilisce come indennità di trasferta, rimborsi forfetari, premi e compensi erogati per attività sportiva dilettantistica non concorrono a formare il reddito imponibile in capo al soggetto percettore per un importo non superiore a 7.500 euro

si legge nel testo. Un duro colpo per le associazioni sportive dilettantistiche, per gli atleti e per tutte quelle persone che dedicano il loro tempo libero allo sport, come affermato anche dal consigliere nazionale del coni Bruno Molea, in una nota congiunta con Molea (Sc): "Sbagliato ridurre la franchigia Irpef per lo sport dilettantistico".

Il deputato del Pd, Filippo Fossati, ha dichiarato: "Se è vera la notizia apparsa da qualche giorno e ripresa dall'agenzia di stampa del Coni secondo cui i tagli contenuti nel decreto Irpef comprenderebbero anche una riduzione della franchigia Irpef da 7.500 a 2.000 euro sui rimborsi forfettari previsti per gli sportivi dilettanti, e per di più con effetto retroattivo dal 1 gennaio 2014, questo costituirebbe un grande colpo per le società dilettantistiche e tutto il mondo dello sport".