Silvio Berlusconi è un fiume in piena e, da Mattino Cinque, parla a ruota libera dei suoi avversari politici, senza mandarle a dire. Innanzitutto, l'ex Cavaliere si scaglia contro la recente prassi di formare Governi senza passare per le elezioni, parlando di quattro colpi di Stato. Il leader di Forza Italia dà poca vita all'esecutivo guidato da Matteo Renzi, e secondo lui entro un anno, massimo un anno e mezzo si andrà alle elezioni.

Quando passa all'argomento inerente il processo Mediaset e la sentenza di condanna emessa contro di lui, Berlusconi passa all'attacco del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "reo" di non avergli concesso la grazia. L'ex Premier svela che ha parlato direttamente col Capo dello Stato dicendogli che, siccome la sentenza contro di lui era ingiusta, Napolitano aveva "il dovere morale di darmi la grazia". Ma perché Berlusconi non l'ha chiesta direttamente, se si sentiva così sicuro che gli spettasse? "Perché altrimenti ammetterei la colpa", ha spiegato l'imprenditore milanese. L'ultima stoccata al Presidente della Repubblica è in merito al ruolo di super partes che dovrebbe ricoprire in ambito politico. Il leader di Forza Italia non dà giudizi, ma svela dei retroscena, rimettendosi al giudizio della storia: "Lo dirà la storia, io dico la realtà delle cose". Berlusconi riporta che - da informazioni in suo possesso - il Capo dello Stato abbia avuto un ruolo decisivo nel convincere Gianfranco Fini a far cadere il suo Governo e soprattutto che era in contatto da tempo con Mario Monti per affidargli l'incarico da Presidente del Consiglio: "Non so chi mi possa contraddire", chiosa l'ex Premier.

Il clima si fa ancora più incandescente quando si parla di Beppe Grillo. Silvio Berlusconi invita gli italiani "ad avere paura", poiché nei modi di fare e nella gestione del Movimento 5 Stelle, Grillo gli ricorderebbe personaggi della storia come Robespierre, Lenin o Marx: "è il prototipo di questi signori, Hitler compreso".

Infine, sullo scontro verbale con l'Europa, il fondatore di Forza Italia non fa alcun passo indietro, anzi, rincara la dose. Berlusconi ne ha per la cancelliera tedesca, Angela Merkel: "Aridatece Kohl!" dichiara apertamente alla trasmissione Mediaset e poi, con orgoglio, afferma che quando vi erano i summit europei, lui era l'unico in grado di contraddire l'allora Presidente francese Sarkozy e la tedesca Merkel quando avanzavano delle proposte, poiché soltanto lui in quell'ambiente era esperto di economia.

Insomma, Silvio Berlusconi è partito all'attacco su tutti i fronti, ha lanciato delle accuse ben precise e ha rivelato le "sue" verità scottanti che - sicuramente - contribuiranno ad infuocare ulteriormente il clima politico sia interno che internazionale.