Chissà se chi ha deciso che Silvio Berlusconi, 77 anni, avrebbe dovuto andare a scontare la sua condanna di affidamento ai servizi sociali all'interno dell'Istituto della Sacra Famiglia a Cesano Boscone ha considerato il fatto che Massimo Tartaglia, l'uomo che il 13 dicembre del 2009 lo colpì con una statuetta del Duomo di Milano, rompendogli un dente, abita nello stesso Comune ed è seguito probabilmente dalla stessa struttura di assistenza.

Infatti la Sacra famiglia di Cesano Boscone è una struttura di residenza e di assistenza a persone con problemi psichici e invalidanti importanti e ha una lunga storia di grandi eccellenze in campo assistenziale.

Da qualche decina di anni si occupa anche di seguire le riabilitazioni come quelle che sono necessarie dopo importanti operazioni chirurgiche e nel passato c'era anche un'ala destinata all'orfanatrofio, in cui ci si prendeva cura dei bambini abbandonati fino alla loro adozione.

L'Istituto Sacra Famiglia, però, è noto alla memoria storica della cultura dei milanesi come un ospizio per persone povere e con handicap gravi specialmente psichici, diventando sin dalla sua fondazione nel 1896, a cura del parroco di Cesano Boscone Don Domenico Pogliani, un simbolo. "Ti ta ga d'andà a Cesan Buscun" equivaleva a dar a qualcuno del matto o al più moderno "fatti curare".

Silvio Berlusconi è milanese anche di origine ed è sicuramente pienamente a conoscenza dei significati e dei simboli legati all'istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

L'istituto Sacra Famiglia non è l'unico che è utilizzato dalla cultura milanese come simbolo: "L'è andà alla Bagina" si dice di chi è così vecchio, povero e solo da non aver altra scelta che farsi ricoverare al Pio Albergo Trivulzio, nell'allora comune di Baggio (oggi quartiere di Milano), chiamato popolarmente La Baggina. La Baggina è quindi una casa di riposo per anziani bisognosi di assistenza e che non possono mantenersi da soli.

Sembra che chi ha valutato il tipo di struttura in cui mandare Silvio Berlusconi a fare volontariato abbia considerato anche la possibilità del Pio Albergo Trivulzio.

Altro simbolo culturale milanese è l'Asilo Mariuccia, ancora esistente, che è utilizzato per indicare ritrovi in cui i partecipanti fanno un gran caos per nulla, ma è un istituto di assistenza alle giovani donne che rischiano di prendere brutte strade.

A Cesano Boscone, intanto, gli ospiti dell'istituto Sacra Famiglia aspettano Silvio Berlusconi con ansia e molti sono estremamente felici che sia stata scelta la loro residenza.

Se, scegliendo l'Istituto Sacra famiglia di Cesano Boscone, i giudici avevano accarezzato l'idea di infliggere a Silvio Berlusconi una sottile umiliazione, potrebbero avere una grossa delusione. I pazienti dell'istituto di Cesano Boscone, infatti, lo attendono come un salvatore, non come un volontario.

Nonostante la vicenda di Massimo Tartaglia che aveva subito il forte condizionamento degli attacchi mediatici di quel periodo, per la gente semplice che vive la quotidianità della fatica di vivere, Silvio Berlusconi non è un condannato, ma è il simbolo del divertimento e della ricchezza e da lui si aspettano che migliori la loro vita dal punto di vista economico ma soprattutto si aspettano che la migliori dal punto di vista del divertimento, non certamente dal punto di vista assistenziale. 

Il problema più grande lo avrà l'amministrazione dell'Istituto Sacra Famiglia che dovrà gestire la situazione cercando di non scontentare i pazienti che se lo contenderanno.

A Cesano Boscone, inoltre, si teme che la presenza di Silvio Berlusconi possa persino influenzare le elezioni amministrative, in quanto gli ospiti dell'Istituto Sacra Famiglia hanno quasi tutti pieno diritto di voto.