Non raggiunge il clamoroso risultato delle scorse Elezioni del 2013, ma ci va vicino: il M5S conquista il 25,5% dei consensi secondo il sondaggio Ixè per Agorà. Una crescita, rispetto alla scorsa settimana, di quasi 1 punto percentuale. Ma anche il PD non accenna a scendere, infatti, questa settimana, guadagna il 32,8%, in salita rispetto alla scorsa settimana di 1 punto percentuale. Merito del disegno di Legge Delrio sul riordino delle Province e creazione del nuovo Ente, le Città Metropolitane? Merito degli slogan che promettono di abbattere i costi del Senato?

Degli 80€ promessi dopo le Elezioni Europee? Non si sa. Ma una cosa è certa: se le riforme sono frutto sia del PD che di FI, sicuramente quest'ultima non vi ha affatto giovato. Forza Italia, infatti, questa settimana subisce una calo spaventoso nei sondaggi: raggiunge sicuramente un minino storico, quello del 16.9%, in calo dalla settimana scorsa di quasi 1 punto e mezzo percentuale.

Intanto il M5S, che ai sondaggi proprio non crede, dato che alle scorse Elezioni, gli ottimisti, lo davano al 18,8%, questa volta non commenta. Ma la filosofia è identica: se il M5S è stimato al 25,5% i parlamentari credono fermamente di essere ancora più altro, questo gli hanno insegnato le scorse elezioni. Che il M5S sia assolutamente sottostimato è cosa ormai nota.

Ma c'è da chiedersi a chi, se così fosse, toglierebbe dei voti? Quel PD al 32,8% puzza un po'. Ci sarebbe da ragionare sul fatto che gli elettori sono ancora piuttosto arrabbiati per come Renzi sia andato al Governo del paese. Ma certamente, altrettanti saranno entusiasti per le Riforme che sta mettendo in campo, che siano utili o meno, poco importa, perchè Renzi fa le cose alla svelta e forse, questo basta ai cittadini. Forse.