Si è concluso poco fa a Firenze in piazza Santissima Annunziata il comizio del leader del movimento cinque stelle Beppe Grillo che non a caso aveva deciso come penultima tappa del suo "vinciamonoi" tour proprio la roccaforte del premier Matteo Renzi ex sindaco di Firenze ed anche roccaforte "rossa" visto che qua quasi mai la destra è riuscita ad avvicinarsi ai risultati della sinistra.

In una piazza caldissima e stracolma di gente sul palco erano presenti oltre a Beppe Grillo anche Alessandro Di Battista, uno dei parlamentari più in vista del movimento, Alfonso Bonafede che è uno dei deputati Fiorentini e infine la candidata sindaco Miriam Amato.

Dal palco Beppe Grillo è tornato a parlare contro chi accusa il movimento di non avere un programma da portare in Europa, ha risposto infatti alle critiche rimarcando uno ad uno quali e quanti sono i punti che il movimento cinque stelle intende portare dentro il parlamento europeo.

Al centro del programma come sempre il Fiscal Compact sul quale Grillo afferma: "Non bisogna andare a discutere il Fiscal Compact dalla Merkel, bisogna andare la e strapparglielo in faccia!".

Altri temi toccati dal leader del M5S sono stati il debito che l'Europa deve aiutarci a spalmare, gli F35, le nuove tecnologie che ci circondano, le energie rinnovabili, il reddito di cittadinanza, il lavoro e il monte dei Paschi di Siena tornando ad attaccare Profumo e affermando che quando i cinque stelle saranno al governo la musica cambierà anche per lui.

Sul lavoro Grillo si è soffermato molto ed ha affermato: "Lavorare in una miniera o lavorare nelle acciaierie e morire di tumore a 55 anni è lavoro? Il lavoro non è questo, il lavoro è una parte importante della nostra vita ma non è tutto!".

Ha aggiunto inoltre che il modo per fare nuovi posti di lavoro è investire nelle energie rinnovabili.

Grillo è anche tornato a parlare della "peste rossa" che ormai ha fallito dopo Berlinguer e lo fa proprio nella "Stalingrado" Toscana.

Non mancano le parole anche verso Schulz, il candidato alla presidenza della commissione europea che pochi giorni fa aveva definito Grillo come Stalin.

Grillo gli ha risposto che questo tizio non si deve permettere di venire nel nostro paese senza nemmeno conoscerci e dire Stalin a 10 milioni di Italiani.

Ha aggiunto anche che quando il movimento andrà in Europa manderanno a "fanc..." anche lui.

Si attende ora il 23 Marzo quando il premier Matteo Renzi terrà il suo comizio di chiusura della campagna elettorale sempre a Firenze niente meno che a Piazza della Signoria che dopo molte polemiche è stata concessa al PD per il proprio comizio.