Silvio Berlusconi parla di Pensioni minime e alla casalinghe, del bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal governo Renzi, di Beppe Grillo (che secondo lui verrà messo in Europa "in un cesso") e di altro ancora intervenendo a La Telefonata su Canale 5 condotto da Maurizio Belpietro. Ecco i punti fondamentali di quanto dichiarato dall'ex premier e leader di Forza Italia, ora impegnato per i servizi sociali in un centro assistenza anziani, in esecuzione della condanna per il processo Mediaset.

Berlusconi: riforma delle pensioni con Forza Italia al governo

Un cavallo di battaglia del Cavaliere sono sempre state le pensioni minime: già quando era al governo il loro incremento era uno dei punti del programma, ora ha aggiunto anche le pensioni per le casalinghe.

Queste le sue parole: "Se torneremo al governo alzeremo le pensioni minime a 800 euro anche se siamo abbastanza sicuri di poter arrivare a 1000 euro. Per quanto riguarda le casalinghe che sono sette milioni e mezzo e fanno un lavoro faticoso daremo la pensione minima di 800 euro più 200 preso dal fondo delle casalinghe per poter arrivare a 1000 euro".

Per Berlusconi il bonus di 80 euro in busta paga non è cosa da persona normale

Probabilmente Matteo Renzi non si sarebbe mai aspettato un simile attacco da parte del Cavaliere di Arcore (o sì?), che addirittura bolla l'iniziativa del governo come un'ingiustizia, una cosa non normale fondata su un aumento delle tasse per alcuni: "saranno 56 euro, per chi guadagna 25mila euro l'anno, poi via via scendono e diminuiscono fino a diventare 27 euro per chi ne guadagna poco più di 8mila.

E chi è sotto gli 8mila annui non prende niente. È un'ingiustizia, è tutto il contrario di quello che avrebbe deciso una persona normale, con senso della giustizia. In 100 giorni l'unica cosa concreta che ha fatto Renzi é stata far pagare il bonus, che ha dato a una sola parte dei cittadini, con l'aumento delle tasse sulla casa e delle imposte sui risparmi".

Berlusconi ritiene gli 80 euro in busta paga solo una mossa elettorale tanto che dalle sue parole sembra quasi parli di compravendita di voti per le elezioni europee, visto che dice esplicitamente: "far pagare una mancia elettorale a quelli che pensi non votino per te per dare 80 euro a quelli che pensi che votino per te è naccettabile".

C'è da chiedersi allora come andrebbe giudicata la social card introdotta dal suo governo anni fa...

Quindi l'ex premier ribadisce che Forza Italia è assolutamente all'opposizione e non sta col governo Renzi, un esecutivo di sinistra e secondo lui il terzo di fila non eletto dal popolo.

Per Berlusconi, Grillo verrà messo in un angolo in Europa

Ovviamente Berlusconi non poteva mancare di fare un qualche accenno alle elezioni europee ormai imminenti, in particolare al MoVimento 5 Stelle ed al suo leader Beppe Grillo, accreditati di un bel successo elettorale.

Le parole del Cavaliere sono esplicite: "in Europa verrà messo in un angolo... un importante deputato europeo, non posso dire chi, é un segreto assoluto, mi ha detto 'stiamo allargando i cessi, perché li chiuderemo lì'. [Il M5S di Grillo] è visto davvero per quello che é: solo un partito di protesta e distruzione".