I giudici della prima sezione penale si sono ritirati in Camera di Consiglio per ben quattro ore decidendo cosi sul caso ventennale che vede protagonista l'ex senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. La Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e per lui, il Sostituto Procuratore di Palermo, Luigi Patronaggio, ha già stato emesso un ordine di carcerazione.

Il caso di Marcello Dell'Utri dura ormai da vent'anni. Accusato di aver promesso alla mafia parecchi vantaggi in ambito politico con la prova poi che quest'ultima avesse votato per Forza Italia nella prima competizione elettorale utile e dopo, si era impegnata a sostenere l'imputato nella sua candidatura al Parlamento Europeo.

Accusato di essere stato il "mediatore contrattuale"di un patto tra Cosa Nostra e Silvio Berlusconi tra il 1974 e il 1992 e per questo condannato in appello a sette anni di carcere.

L'udienza della Corte di Cassazione sulla condanna era già stata rinviata lo scorso 15 aprile dai legali di Dell'Utri  con richiesta di impedimento per ragioni di salute. L'ex senatore di Forza Italia infatti sembra provato da venti anni di indagini. La notizia è stata appresa quasi in tempo reale: Dell'Utri infatti si trova a Beirut, in Libano dove è piantonato in ospedale dal 12 aprile.

Nella sua arringa, prima della sentenza definitiva, il suo avvocato Massimo Krogh afferma: "Non condivido la sua inziativa, ma la giustifico: può aver perso la testa e commesso una stupidaggine. Sul suo personaggio chiunque può formulare un proprio giudizio, ma di sicuro una condanna sarebbe ingiusta".