Mentre i principali istituti di Sondaggi politici confermano il distacco del Pd di 10 punti in più dal M5S, e in attesa di conoscere i nuovi dati sulle preferenze di voto degli italiani dopo gli arrestidi Scajola e quelli relativi all'Expo di Milano, di queste ultime ore, che potrebbero aver causato il crollo dei consensi di FI e del PD, favorendo lo stra-boom del M5S alle Elezioni Europee 2014, il sondaggio dell'8 maggio 2014 di Nando Pagnoncelli realizzato per il Corriere della Sera ha mostrato il divario delle intenzioni di voto tra giovani e gli over 64enni.

L'aspetto significativo del sondaggio è la distinzione del voto per le varie fasce di età, infatti, nella fascia di età dai 18 ai 44 anni il M5S è al 37% dei consensi, mentre aumentano le preferenze tra gli over 64enni del Pd al 46%, e il Presidente del Consiglio Renzi, il rottamatore che sarebbe dovuto essere il premier dei giovani, di fatto sembra essere l'ultima occasione del sistema per mantenere lo status quo: è la fascia di età degli over 64enni che salva il Pd, e FI e Ncd, che altrimenti scomparirebbero.

Dalle indicazioni di voto del sondaggio, viene evidenziata la spaccatura elettorale dell'Italia, dove il leader dei giovani, Matteo Renzi, è al 25% delle preferenze tra i giovani, contro il 34% del M5S, di contro i dati mostrano il crollo del M5S all'8% tra gli over 64enni, dove invece esplode il Pd al 46% e FI al 23%.

Risultato deludente tra i giovani anche per la Lega Nord, tenuta in vita dagli over 64enni, ma assente nei consensi dei giovani, nonostante la discesa in campo di Matteo Salvini e la sua campagna elettorale "lampo" anti euro; disastrose le preferenze di voto dei giovani anche per la lista Tsipras all'1%, dati che hanno evidenziato come i giovani si affidano al M5S per un cambiamento del sistema, senza ideologia politica di destra o sinistra.