Il premier Renzi, durante la registrazione dell'intervista a 'Porta a Porta' è tornato sui fatti dell'Olimpico. "Non nego che parlare con gli ultras sia stato un errore, e probabilmente la decisione presa da chi di dovere in quel momento forse è apparsa la migliore, ma è vergognoso usare questi temi a fini elettorali", ha affermato Renzi. E ancora sui fatti: "Lo Stato c'è, infatti Spezia non è libero. Il posto dei delinquenti è in galera non negli stadi". E ha aggiunto: "Inconcepibile e disgustoso fischiare l'Inno: per i bambini più che per noi".

Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che il governo approverà nuove regole contro i recidivi ma dice no agli "annunci spot": "interverrò dopo le elezioni", ha detto. "Tra giugno, luglio e agosto convocheremo le società. Dovranno prendersi cura del pagamento dell'ordine pubblico, non voglio che paghino i cittadini", ha affermato Renzi.

Il Premier è apparso sicuro ma lievemente adirato e ha ribadito con forza che il cambiamento non è autoritarismo. Renzi insiste sulla necessità di realizzare le riforme "in tempi" certi. E' necessario cambiare e "sostenerlo non è nè autoritarismo nè esercizio violento della cosa pubblica", dice il presidente del Consiglio che precedentemente ha parlato dell'argomento anche al seminario del Pd sulle riforme istituzionali.

E' apparso sollecitato dalla polemica con Grillo e ha confessato:"Un po' mi costa" rinviare "la discussione assembleare al Senato" dopo il voto del 25 maggio per le elezioni europee.

Al Seminario Pd del pomeriggio Renzi ha ricordato che si è cominciato a parlare di riforme costituzionali con la commissione parlamentare Bozzi "era il 1985"precisa.

Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, gli ha fatto eco e ha invitato a "discutere" superando i dissensi interni e nel parlamento: l'accordo è "molto vicino" - ha detto - proprio sui punti di divergenza.