Arriva oggi ad Astana la firma di un trattato che sigli la nascita della Comunità economica euroasiatica. Mentre l'Europa è in crisi, Russia, Kazakistan e Bielorussia fanno un passo avanti verso la cooperazione. Sembra così che il vecchio continente si appresti ad essere nuovamente spaccato in due.

Nasce la Ceea

Nei cinquant'anni che hanno succeduto la seconda guerra mondiale l'altra Europa è andata via via frammentandosi, ma oggi la tendenza sembra invertirsi. Un nuovo accordo partito da Putin, dopo quello con la Cina sulle forniture di gas, proietta la Russia verso una nuova era di prosperità economica, politica e militare.

Dopo l'Unione europea oggi ad Astana viene firmato il concordato che costituisce l'Unione economica euroasiatica. All'atto della firma hanno presenziato il presidente Putin e i presidenti di Kazakistan e Bielorussia.

Confini in prospettiva di espansione

Intanto appena nata, molti la indicano come il ritorno di fuoco dell'Urss, la vecchia unione delle repubbliche socialiste sovietiche, si avvia già ad allargare i propri confini e la propria influenza. Tra le tappe di annessione alla Ceea rientrano il Kirghizistan e l'Armenia. I portavoce della nazione, già membri, rendono noto che "ci si muoverà in direzione della creazione e la realizzazione di progetti importanti per l'avanzare dei paesi membri, seguendo linee chiare nei campi dell'economia come quello delle energie, dell'agricoltura e dei trasporti".

La Ceea ha un Pil da 2.700 miliardi di dollari 

La Ceea, appena costituita, conta già bel 170 milioni di residenti e 2.700 miliardi di dollari Pil annuo. Così mentre l'Europa punta al cambiamento e alla salvezza in extremis dall'altro lato d'Europa la Russia inizia a muovere i primi passi verso l'autorevolezza politica e la solidità sul territorio continentale, magari puntando a scavalcare la forza politica dell'Unione Europea.