Si è conclusa da poco la conferenza stampa del premier Matteo Renzi che analizza davanti alla stampa il risultato delle elezioni europee 2014. Il premier si è detto molto soddisfatto ovviamente per i risultati e ha ribadito che "Questo non è un voto per Matteo Renzi ma è un voto per l'Italia".

Il leader del Partito Democratico ha dichiarato di voler continuare dritto con le riforme (Riforma del senato e legge elettorale su tutte) che erano state programmate e soprattutto ha nuovamente sottolineato che questo non è un voto rispetto al governo italiano bensì un voto per il Parlamento Europeo.

Per continuare verso la strada delle riforme ha aggiunto di volerlo fare insieme alle altre forze politiche cosi come il M5S che nel parlamento ha circa 150 deputati che se vorranno contribuire a dare una spinta alle riforme verranno ascoltati. Il tono della conferenza stampa è stato molto pacato poiché ha dichiarato Renzi che non c'è da festeggiare ora ma solo quando saranno attuate tutte le riforme e l'Europa sarà stata cambiata.

"Noi siamo la terza via tra i populisti e i restauratori" ha continuato il segretario del PD. Per quanto riguarda l'Europa Renzi ha detto che tutti i partiti del parlamento dovranno prendersi per mano per uscire da quello che è stato lo stampo delle politiche europee che non possono continuare.

Rispetto alla possibilità di tornare alle urne il premier ha dichiarato che non è questa la volontà del partito e che alle urne si va con scadenze prestabilite. L'unico pensiero che ha ora il premier è quello delle riforme. Ora non ci sono più alibi infatti per non mantenere le promesse assunte davanti agli Italiani.

Le riforme che ha promesso infatti hanno bisogno di essere trasformate in concretezza, sia quelle annunciate in Italia che in Europa, riuscendo a riportare al centro dell'Europa l'individuo e le imprese.

Grande curiosità ora per comprendere quali saranno gli equilibri nel parlamento europeo poiché sarà molto interessante vedere quale peso politico queste elezioni europee potranno apportare ad un'auspicabile rottura definitiva delle politiche imposte da Bruxelles che avevano come ingrediente base della ricetta tanta Austerity.



Una conferenza stampa quella del premier Renzi che non è stata più di tipo meramente "elettorale" quindi niente slide o hashtag vari, bensì si sono sentite per la prima volte delle parole da vero Presidente del Consiglio.