Elezioni Europee, risultati dichiarati. Iniziano le polemiche e... Le bufale sul web. Voti truccati, brogli elettorali a causa del voto e del conteggio elettronico. La notizia incanta e inizia a girare sui social network.

La gente indignata la condivide, ma non riflette prima di farlo. In Italia il voto elettronico non c'è. E la stessa bufala era già stata messa in giro qualche anno fa attribuendone la colpa all'economista Deaglio (che tra l'altro non aveva nessuna responsabilità).

Questa volta il colpevole sarebbe George Soros. Nientemeno.

E la società implicata una certa Scylt, azienda spagnola di proprietà di Soros, appunto, che si sarebbe occupata dei conteggi delle elezioni americane.

Tante le cose che non tornano in questa bufala, ma la gente preferisce diffondere indignazione piuttosto che riflettere: in Europa soltanto in Belgio e in Estonia è in uso il voto elettronico, ma anche se fosse in uso in tutte le nazione, come avrebbe fatto questa ipotetica Scylt a truccare e manomettere dati e conteggi che venivano forniti direttamente dai diversi Paesi dell'Unione Europea? Inoltre Soros non è proprietario di questa Scylt, giusto per precisare, e l'azienda non si occupa dei conteggi dei voti in America: negli Stati Uniti ogni Stato provvede al conteggio per proprio conto e come meglio crede, senza dover rendere conto a nessuno.

Ma, cosa più importante di tutte: la notizia è stata pubblicata prima delle elezioni Europee (si poteva quindi prevedere che ci sarebbero stati brogli elettorali prima del voto?) e  ripresa solo in un secondo tempo dopo i risultati per diffonderla e farla girare.