Il problema del sovraffollamento delle carceri è molto sentito in Italia anche se, almeno per il momento, l'Unione Europea ha promosso il nostro governo in merito ad alcuni interventi fatti relativamente al numero eccessivo di detenuti nelle carceri. Proprio qualche mese fa è stato diramato un rapporto della Commissione del Consiglio Europeo relativo al 2012 nel quale l'Italia risultava la seconda nazione, dopo la Serbia, ad avere più detenuti nelle carceri. Questa relazione aveva preoccupato non poco il premier Renzi che ha deciso, tra le altre cose, di mettere mani alla situazione in esame per cercare di risolvere il problema quanto prima proprio in prospettiva di un maggiore controllo da parte della Commissione Europea.

Dopo un attento esame effettuato dagli organismi preposti, sono stati fatti notevoli passi in avanti sul tema con l'introduzione di misure strutturali che hanno portato alla diminuzione del numero dei carcerati. Ora sono allo studio altre misure in alternativa all'indulto e all'amnistia. Infatti si sta lavorando a nuove soluzioni come l'abrogazione del reato di immigrazione clandestina, l'abolizione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe con l'inserimento di misure alternative al carcere per le pene inferiori ai due anni.

Al momento, la multa e la condanna che l'Italia pensava potessero arrivare da parte della Commissione dell'Unione Europea sono state sospese dato che è stato apprezzato il tentativo di miglioramento, in parte riuscito, sulla situazione delle carceri italiane.