Lunedì 30 giugno 2014, nel prossimo Consiglio dei Ministri, saranno trattate diverse argomentazioni relativamente alla riforma della Giustizia: istituzione del reato di falso in bilancio, nuove norme sulle intercettazioni, snellimento dei processi, ecc. Comunque, non saranno dei provvedimenti di notevole importanza. Per quelli, probabilmente, bisognerà aspettare il mese di settembre.

Una delle norme tanto attese in fatto di amnistia e indulto è quella relativa all'adozione di misure che vadano a ridurre la pena dei detenuti e che prevedano anche un risarcimento economico al fine di risolvere il problema del sovraffollamento carcerario nel nostro Paese.

Proprio questo è costato all'Italia un forte rimprovero da parte dell'Unione Europea che si è comunque concluso con esito positivo dopo i primi dati arrivati che evidenziano un abbassamento del numero dei detenuti nei penitenziari italiani rispetto agli anni precedenti. Il prossimo appuntamento è per giugno 2015 quando saranno nuovamente verificate le condizioni delle carceri sul territorio nazionale.

Naturalmente, l'obiettivo è quello di ridurre ulteriormente i numeri nelle carceri e dare ai detenuti la possibilità di vivere in condizioni migliori. Tutto questo senza arrivare ad applicare nuove norme sull'indulto e sull'amnistia, ipotesi auspicate anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che, in un primo momento, sembrava potessero essere prese in considerazione. Inoltre, sembrerebbe cosa fatta la norma che porterebbe le aziende ad avere incentivi, sotto forma di sgravi fiscali, in caso di assunzioni di detenuti.