E' di ieri la notizia secondo la quale la Guardia di Finanza avrebbe effettuato delle perquisizioni presso gli uffici del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap). Si tratterebbe di alcuni accertamenti da parte della Procura di Roma e richiesti direttamente dal Ministro della Giustizia Andra Orlando.

Lo scopo è quello di chiarire alcune anomalie relative agli appalti concessi per lavori di ristrutturazione presso le strutture carcerarie di Frosinone, Lodi e Voghera, con dubbi relativi a costi gonfiati e dati che non convincono. Nello specifico, sono già state iscritte nel registro degli indagati sette persone tra le quali il prefetto Angelo Sinesio.

A loro vengono contestati i reati di abuso d'ufficio e falso relativi ad alcune gare d'appalto anticipate rispetto i termini o indicate ad un importo inferiore rispetto alla soglia dei cinque milioni di euro (cifra oltre la quale i lavori dovrebbero essere affidati a più imprese).

La notizia delle perquisizioni di ieri è arrivata come una doccia fredda a pochi giorni dalla decisione dell'Unione Europea che ha promosso l'Italia per i progressi svolti in materia di sovraffollamento carceri. Ricordiamo che è stato possibile evitare le sanzioni anche grazie ad alcuni lavori di ristrutturazione che hanno permesso di aumentare la capienza in alcuni istituti di pena.

Resta quindi da chiedersi se sia questa la via giusta per migliorare quello che, ancora oggi, appare come un vero dramma del nostro Paese, ancora tra i peggiori in Europa per le condizioni di vita dei detenuti nelle carceri.

Non a caso, quindi, le soluzioni alternative quali il ricorso all'amnistia e all'indulto continuano ad essere prese in considerazioni da vari gruppi politici in Parlamento e fuori di esso. Continua, in particolare, la lotta dei Radicali per promuovere l'amnistia e l'indulto: non ultime le manifestazioni svolte a Sondrio nei giorni scorsi.